“Non perdiamo questo treno!”
Avezzano – Riceviamo: ” Presso l’Auditorium dell’Agenzia di Promozione Culturale si è svolta l’Assemblea Pubblica sui Trasporti, organizzata dal Comitato Pendolari 5:30. Ha visto la partecipazione di pendolari, studenti, lavoratori dei trasporti e Sindacati (Cobas Autotrasporti, Cobas Strada dei Parchi A24 e A25, Cobas Ferrovia, USB Trasporti, ecc.).
L’Arch. Lucia Proto, Presidente del Comitato Pendolari 5:30 ha introdotto l’argomento per cui il Comitato si batte da anni, evidenziando l’importanza di avere una rete di trasporti funzionale, moderna e sinergica tra le diverse tipologie di trasporto e con le Regioni limitrofe, per raggiungere un vero sviluppo economico della Marsica e dell’Abruzzo. Inoltre, ha sottolineato le gravi difficoltà che i pendolari e soprattutto le donne incontrano sia nel mantenimento che nell’accessibilità ai posti di lavoro, sia nell’organizzazione che nella cura della famiglia.
Gianmarco Piccone, a nome degli studenti pendolari delle Scuole Superiori di Avezzano e Maryna Vahabava Rappresentante degli Studenti al Cdf (Consiglio di Facoltà Università degli Studi di Teramo) hanno evidenziato le difficoltà della rete del trasporto locale della Marsica e Regionale che non favoriscono né gli scambi culturali, né economici e che, con i continui ritardi e soppressioni, penalizzano il profitto e la condotta degli studenti pendolari, rispetto a quelli residenti.
Barbara Monaco, madre di uno studente disabile ed attivista socio-politica per il rispetto delle pari opportunità per i diversamente abili, ha denunciato la completa INSENSIBILITA’ nei trasporti per questa numerosa categoria di persone, da tempo in crescita nella nostra società, con la mancanza di strutture per l’accessibilità sia nei mezzi di trasporto, sia nelle stazioni.
Numerosi pendolari hanno testimoniato le drammatiche esperienze vissute nei giorni delle nevicate, tenuti prigionieri nei treni, nelle gallerie e poi nelle stazioni anche per due, tre giorni consecutivi, senza che nessuno si facesse carico di risolvere la situazione e nonostante gli sforzi e la solidarietà del personale ferroviario. Tutti loro hanno anche evidenziato che a seguito di quanto avvenuto, hanno riportato gravi problemi nei rapporti con i propri datori di lavoro (e poi si vorrebbe togliere l’art. 18!) e con le rispettive famiglie.
I rappresentanti Sindacali dei Cobas Strada dei Parchi, Autotrasporti e Ferrovia e dell’USB Unione Sindacale di Base Trasporti, Abruzzesi e Laziali (Cotral a Acotral), hanno sottolineato la scellerata politica che da anni viene attuata nei confronti del trasporto pubblico, che continua a tagliare sui mezzi e sul personale a discapito di un numero di pendolari che aumenta progressivamente a causa del costo ormai insostenibile dei carburanti che limita l’uso del mezzo privato. I lavoratori dei trasporti, gli autisti lamentano inoltre i turni serrati che vengono loro imposti e l’uso di autisti già in pensione, senza il rispetto delle norme di sicurezza e sempre più pressanti attacchi da parte degli utenti che se la prendono con loro invece che con le aziende. E’ questa la solita guerra fra “poveri” fomentata per occultare gli interessi delle lobbies e dei politici locali. Anche i Sindacati hanno convenuto sull’assoluta mancanza di servizi nelle stazioni Abruzzesi (solo ora, a seguito delle foto pubblicate dal Comitato Pendolari 5:30, dopo “soli” 20 anni, qualche Sindaco si è “svegliato” e ha fatto ripulire qualche stazione). Inoltre, hanno denunciato il mancato sostegno a fabbriche regionali che producono Autobus e politiche generali atte all’abbandono del sistema di rete per incentivare invece la privatizzazione totale dei trasporti, mentre ci sono le risorse per creare il doppio binario e un sistema efficiente dei trasporti.
L’Ing. Domenico Trifoni di Giulianova, esperto professionista nel campo dei trasporti, ha ripercorso il glorioso periodo della costruzione di tutta la rete ferroviaria Italiana e dei grandi Tunnel dal 1860 al 1920, tra cui in primis la rete abruzzese integratasi poi anche nel Meridione con la già evoluta rete borbonica presente. Ha illustrato alcuni aspetti tecnici per la creazione del doppio binario sulla tratta Roma – Pescara che lui ha progettato e che aveva anche proposto a Morra, senza però ottenere alcun risultato. Infatti, per ridurre notevolmente i tempi di percorrenza, sarebbe necessario intervenire con la creazione di alcune gallerie che ridurrebbero le pendenze, risparmiando lunghi tratti contorti per raggiungere le quote adeguate ai treni. Nel frattempo, sempre per ridurre i tempi di percorrenza, si potrebbero utilizzare i famosi treni “pendolini” che con il loro assetto variabile permetterebbero un aumento della velocità dei treni.
Il Dr. Di Paolo, professore pendolare, ex-assessore ai trasporti del Comune di Sulmona, ha portato il contributo delle proprie pregresse esperienze nel campo, rammaricandosi per l’abbandono e la chiusura della Sulmona – Castel di Sangro, e ha messo in evidenza la mancanza di cultura da parte dei politici e dei dirigenti delle aziende preposte. Ha evidenziato che attraverso una programmazione e distribuzione oculata è possibile comunque recuperare anche una parte di risorse.
Claudio Palazzi, Presidente della Sezione di Italia Nostra di Avezzano, ha evidenziato la sensibilità dell’Associazione che rappresenta, sui temi dell’ambiente e quindi la necessità di studiare adeguatamente la rete dei trasporti in relazione alla morfologia del territorio, per tutelare il suolo e accedere anche a percorsi turistici e panoramici.
Il Comitato Pendolari 5:30, nel ringraziare tutti i partecipanti per il notevole contributo di adesione e professionalità portato alla manifestazione, continuerà a svolgere con la consueta incisività l’attività finora prestata con l’aggiunta di:
- Interessare del problema e coinvolgere nelle responsabilità anche gli Assessori alla Pubblica Istruzione, alle Pari Opportunità, al Lavoro ed al Turismo sia della Regione Abruzzo sia della Regione Lazio, nonché la Presidente della stessa Regione Renata Polverini, il “sordo” Dr. Morra, il MINISTRO DEI TRASPORTI e, se del caso, IL MINISTRO DEL WELFARE. Forse non si è ancora capito che i problemi del trasporto Abruzzese sono nati dall’ingolfamento che si è creato sull’Autostrada A24 e la Tangenziale Est a causa del carico di attività come: i mercati Generali, il Polo Tecnologico, i Centri Commerciali, i Cinema e l’esponenziale crescita degli insediamenti residenziali nelle località Laziali, non precedentemente concordati fra le due Regioni e che hanno snaturato l’originaria destinazione dell’Autostrada, costruita per il turismo e per lo sviluppo dell’Abruzzo, ma non certamente sostitutiva della rete ferroviaria;
- Denunciare ai suddetti amministratori e a Trenitalia, RFI e le società coinvolte l’assoluta mancanza di norme di sicurezza e di dignità umana dell’arrivo a Roma Tiburtina dei treni provenienti dall’Abruzzo; migliaia di persone vengono incanalate ogni giorno, in un lungo tunnel, privo di uscite di sicurezza, di sistema anti incendio e di sistemi per il superamento delle barriere architettoniche;
- Vagliare la possibilità di intraprendere una CLASS-ACTION, anche tramite le associazioni Consumatori, nei confronti di TUTTI i responsabili dello STATO ATTUALE DEL TRASPORTO LOCALE, nonché ricorsi al TAR ed anche per tutti i CONTINUI DANNI morali e materiali che vengono quotidianamente recati ai pendolari;
- Organizzare, di concerto e in sinergia con i Sindacali dei lavoratori del trasporto: manifestazioni congiunte di protesta e sensibilizzazione, anche di carattere spontaneo e dimostrativo, nonché Assemblee e Convegni, anche nel Lazio e nelle vicinanze delle Sedi decisionali Governative;
- Costringere le Attuali Autorità Regionali ad utilizzare i FONDI FAS Fondi per le Aree Sottosviluppate (circa 600 milioni di euro) quale strumento per l’ammodernamento del trasporto su ferro, per il raddoppio della ferrovia Roma – Pescara;
- Fermare qualsiasi futuro programma di Alta velocità e privatizzazione della rete attuale fino a quando non saranno raddoppiati i binari di tutte le ferrovie a binario unico;
- Emettere come già presente nel Lazio da molti anni, un biglietto/abbonamento integrato tra le diverse società dei trasporti per offrire un migliore servizio agli utenti.
L’Arch. Lucia Proto, Presidente del Comitato Pendolari 5:30 ha inoltre dichiarato che è necessario che il benessere collettivo torni ad essere il centro di tutti i nostri progetti perché la vera ricchezza è nel sistema dei servizi. Siamo stanchi di questo sistema politico che gestisce i soldi pubblici in maniera disfunzionale e solo per i propri interessi, senza tenere veramente a cuore né le necessità della popolazione, né il vero sviluppo. Il trasporto locale abruzzese è stato mano, a mano in questi ultimi 20 anni distrutto, lasciato in uno stato di abbandono, raccapricciante, dal quale si può capire come il nostro territorio vuole essere ucciso, vuole essere reso povero, costretto all’elemosina dai nostri politici e amministratori locali e nazionali, i quali solo ora, ad elezioni vicine, decidono di riunirsi per mettere qualche “toppa” temporanea e poi vantarsene. Loro, non conoscono i nostri problemi perché finora hanno viaggiato in autostrada, a nostre spese, sulle loro potenti auto e sulle “auto blu”. Sono forse loro i fannulloni a cui si riferiscono i nostri Ministri? Dobbiamo chiedere che si investa nel trasporto ferroviario locale, come volano di uno sviluppo economico sostenibile ed ecologico che crei nuove opportunità di lavoro, basate sulla valorizzazione della nostra storia, delle nostre bellezze naturali, delle eccellenze nell’agricoltura e nell’allevamento”.
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