Ritardi e silenzi, precari in affanno, enti in difficoltà: la Regione trattiene i soldi


L’Aquila – Lavoratori pubblici precari: enti in difficoltà mentre non si danno neppure i fondi Por disponibili per rinnovare i contratti in Provincia: lo afferma Umberto Trasatti della CGIL (foto).
“L’allarme lanciato oltre un anno fa dalla Cgil sui grandi problemi che avrebbero avuto gli enti locali e gli uffici pubblici del cratere del terremoto si stanno purtroppo rivelando fondati. E ciò senza che nessuno abbia fatto propria questa preoccupazione promuovendo per tempo le iniziative necessarie ad evitare le difficoltà che puntuali stanno incontrando gli enti pubblici di questo territorio.
Avevamo detto allora, e ne ribadiamo la necessità, che gli enti pubblici dell’area colpita avevano bisogno di una deroga al patto di stabilità, ovvero dovevano essere autorizzati dal governo ad effettuare quelle assunzioni che la situazione post-sisma ha reso ancora più indispensabili per far funzionare i servizi, per facilitare l’iter burocratico della ricostruzione e per non lasciare senza lavoro le centinaia di dipendenti precari che finiscono nelle liste dei disoccupati accrescendo un disagio sociale al limite di guardia.
Fatto è che molti uffici ed enti pubblici del nostro territorio si trovano in grande affanno e non riescono a soddisfare le esigenze dei cittadini. Così, mentre al Comune dell’Aquila la proroga ai precari è stata accordata solo fino a marzo, mentre la Asl è alle prese con una carenza di personale che ogni giorno rende difficile garantire i servizi, mentre decine di piccoli comuni accumulano carte e problemi, accade anche che la Provincia dell’Aquila a gennaio ha dovuto lasciare a casa un centinaio di precari perché la giunta regionale ancora non gli gira i fondi Por disponibili per il rinnovo di almeno una parte dei contratti.
Alla fine dello scorso anno, infatti, ad un centinaio di dipendenti precari della Provincia è scaduto il contratto, e tuttavia la giunta regionale – che già dispone dei fondi Por con i quali finanziare la prosecuzione del lavoro e il rinnovo dei contratti – ancora non dà all’amministrazione provinciale dell’Aquila quei finanziamenti, con il risultato che gli uffici annaspano e i lavoratori restano a casa”.


01 Marzo 2012

Categoria : Economia
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