Caso Fadani, convocato anatomopatologo
L’Aquila – SE NE RIPARLERA’ IL 13 MARZO – E’ stata rinviata al 13 marzo la sentenza d’appello per l’omicidio di Emanuele Fadani, il commerciante di 38 anni ucciso a pugni il 10 novembre 2009 ad Alba Adriatica. La Corte d’Assise d’appello, riunita per oltre due ore in camera di consiglio, ha deciso di convocare l’anatomopatologo che effettuo’ l’esame autoptico sul corpo di Fadani per conto della procura di Teramo perche’ riferisca sull’eziologia delle lesioni al naso ed alla testa del commerciante.
Per la sentenza sara’ determinante, infatti, stabilire che effetti queste hanno prodotto nel corpo di Fadani, se sono state causate da ripetuti calci e pugni, se sono compatibili con il trascinamento del corpo. Per i legali della famiglia Fadani gli elementi che emergeranno serviranno a puntellare, sperano, la responsabilita’ di tutti e tre i rom in concorso. Anche la Procura di Teramo si dice convinta della colpevolezza dei tre. Il procuratore generale dell’Aquila, Romolo Como, ha chiesto 30 anni di carcere per omicidio volontario aggravato dai futili motivi nei confronti dei tre rom di Alba Adriatica, Elvis e Danilo Levakovic e Sante Spinelli. La richiesta e’ formulata sull’ipotesi del rito abbreviato a carico dei tre zingari. Se dovesse farsi strada l’ipotesi dell’omicidio preterintenzionale, il procuratore ha chiesto che i tre vengano condannati per concorso: 16 anni per Danilo Levakovic e Sante Spinelli e 14 anni per Elvis Levakovic. Il ricorso in appello e’ stato presentato dal procuratore capo di Teramo, Gabriele Ferretti e dal sostituto Roberta D’Avolio e dalle parti civili (la madre, i fratelli e la moglie di Fadani).
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