Chiodi su Patto per sviluppo
L’Aquila – “Quello del ‘Patto per lo sviluppo’ deve essere un profilo alto, strategico, scevro da interessi di parte e localismi. Deve essere altresì un luogo di confronto, anche aspro, dove il territorio si interfaccia con i Governi regionale e nazionale; espone le proprie istanze e chiede per ottenere, non per mera accademia”. Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, torna sullo spirito e sulla mission del “Patto” ed indica le priorità , in parte emerse nel corso dell’ultimo incontro del 27 febbraio tra le varie componenti dello strumento economico/finanziario propositivo ed innovativo. “Intanto – dice il Governatore – cominciamo a guardare oltre, alla programmazione 2014/2020 dei fondi strutturali. Anticipiamo i grandi temi, in coerenza con la politica europea, ed avviamo processi e strutture efficienti ed efficaci. Il ‘Patto’ deve perseguire l’equilibrio e la sintesi ma anche un protagonismo che non può non prescindere dalla nascita di una Macroregione adriatica”. Per il Presidente è impellente anche “aprire un confronto serio con le parti sociali sul tema della fiscalità , sulla riduzione delle tasse, naturalmente subordinato all’effettivo pareggio di bilancio, ipotizzando l’investimento delle risorse liberate nello sviluppo e nel welfare”. “Attraverso il ‘Patto’ – aggiunge Chiodi – ridaremo centralità al tavolo regionale dell”Unità di crisi’ che dovrà occuparsi della Valle peligna, della Val Vibrata, della Valpescara e della Valsinello; ‘rimoduleremo’ i Fas; ribadiremo che anche il ‘cratere’ è di fatto area di crisi e come tale va trattata”. Tra i grandi temi del futuro, alla luce degli ultimi orientamenti legislativi, i servizi pubblici locali, la cui qualità definisce poi quella più ampia di un intero territorio: “Seppur di competenza degli Enti locali, la Regione dovrà acquisire maggiore capacità di controllo, analisi, monitoraggio ed anche indirizzo”. “Con i sindacati e le parti datoriali, altra priorità – sempre il Governatore – avvieremo a seconda fase il progetto ‘Fabbrica Abruzzo’, abbinandolo alla legge regionale per la promozione e lo sviluppo del sistema produttivo regionale, sì da avere uno strumento attuativo di immediata operatività ”. Per Chiodi, tuttavia “esistono due temi trasversali, contingenti ed importantissimi rispetto ad ogni altra priorità : i rapporti con il Governo (c’è grande interesse da parte del ministro Fabrizio Barca ed a breve avremo un incontro anche col ministro Corrado Passera) cui chiederemo risorse per il Masterplan, finanziamento dei Contratti di sviluppo nazionali, area di crisi Val Vibrata-Piceno e Zona franca urbana per L’Aquila; il credito, nodo centrale di ogni politica di sviluppo”. “Non è più accettabile – stigmatizza infine – la ‘chiusura a prescindere’ da parte delle banche e per questo il ‘Patto’ ha deciso di convocare una sessione straordinaria alla presenza degli istituti di credito per avviare un confronto serio e costruttivo sull’argomento”. “E’ una sfida dura – conclude il Presidente – eppure già l’Abruzzo è riuscito dove altre Regioni stanno ancora tentando. Ma in questo momento, più che mai, è fondamentale remare, tutti insieme, verso la stessa direzione, perché il nostro sia un territorio produttivo, autorevole, proiettato al futuro ed a misura di giovani.
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