Le Poste più sgangherate
L’Aquila – (Foto: un lunghissimo bancone, senza sportelli e indicazioni, e dietro nessuno) – Molti uffici postali, in Abruzzo, sono moderni, ben attrezzati, dotati di personale quasi sempre gentile, e prestano il loro servizio in modo più che soddisfacente. Anche nei centri minori, spesso l’ufficio postale è del tutto all’altezza delle esigenze, almeno quando… è aperto. Capita, infatti, che gli uffici siano… sporadici e funzionanti solo qualche giorno alla settimana. Qual è l’ufficio peggiore? Naturalmente, quello dell’Aquila, dove ogni giorno per gli utenti sono costretti ad attese lunghissime e il personale a turni massacranti. L’ufficio è squallido, disadorno, davvero rimediato, pur disponendo di ampi spazi che potrebbero essere usati molto meglio. Un lungo bancone, foglietti di carta con avvisi per l’utenza appiccicati, poche sedie per le attese, un ambiente per nulla confortante e accogliente. Può capitare che la gente attenda anche venti minuti di fronte ad un bancone vuoto, senza capire quale sia lo sportello competente per le proprie esigenze: non ci sono scritte e indicazioni. Bisogna domandare, vagare smarriti e affidarsi a chi ne sa qualcosa. Il personale, evidentemente insufficiente, fa quel che può, quando può. Il ritiro delle raccomandate avviene con numero e c’è un display che “chiama”. le Poste più sgangherate, mal organizzate e respingenti di tutto l’Abruzzo. Naturalmente a L’Aquila, dove l’attesa può anche essere di due ore, se c’è gente, come capita quasi sempre. A tre anni dal sisma forse le Poste avrebbero potuto offrire qualcosa di più, e magari rinforzare il personale quando è prevedibile che ci sia affollamento.
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