Partito censimento terremotati: dare la precedenza ai residenti in città


precari-stanchiL’Aquila – 1 agosto, oggi: come annunciato è partita questa mattina l’operazione di censimento dei terremotati. Durerà fino al 10 agosto, quindi il tempo per reperire i moduli, compilarli e consegnarli non è moltissimo. I criteri stabiliti dal Comune (con una maggioranza risicata) sono indicativi. A decidere sarà la Protezione civile. Oggi sono stati inviati migliaia di sms e messaggi elettronici per informare la popolazione. A dare una mano ai terremotati, in molti casi essenziale, è l’esercito con la sua puntuale e funzionale efficienza. I militari, addestrati per la circostanza, sono nelle tendopoli per consegnare i moduli e aiutare la gente a riempirli. Il censimento riguarda la popolazione rimasta senza tetto: dunque gran parte del centro storico, tutti gli edifici crollati, o di categoria E-F, cioè quelli gravemente danneggiati nelle strutture e quelli vicini a case o immobili che minacciano di crollare.
Il Comune fino ad oggi non sa, come non lo sa la Protezione civile, quanti siano i veri senzatetto: il censimento, che forse si doveva e poteva fare prima, servirà a fornire un quadro più o meno esatto della situazione. Ma in dieci giorni da oggi tutto potrà essere più chiaro. I moduli si possono scaricare da internet o trovare nelle varie sedi della Protezione civile, oppure nei comuni. Che risulti, oggi sabato, trovano solo su internet e nelle mani dei militari che li consegnano a L’Aquila. Difficile pensare che qualcuno, oltre ai militari, sia dia da fare nel week end più movimentato dell’estate fino ad oggi 1 agosto. La burocrazia nicchia, sonnecchia, si sottrae, o risponde di malavoglia, tranne che in qualche sporadico caso. Meno male che ci sono i militari, diciamo anche stavolta: usiamoli di più, sono bravi, efficienti, e servono ottimamente e dignitosamente nei copiti di protezione civile come in questo momento. La politica, purtroppo, è congenitamente alleata, succube e prossima ai burocrati “procuravoti” in cambio di promozioni, stipendioni dirigenziali, comode collocazioni senza rischi, senza obblighi ma con buste paga principesche.
Ieri, come riferito, il Comune ha varato i criteri di assegnazione delle case antisismiche. Bisognerà valutarli e forse aggiustarli con maggiore attenzione per gli aquilani che qui risiedono da maggior tempo, senza discriminazioni verso nessuno. Ma deve apparire ovvio, ibndiscutibile che un aquilano residente non può avere gli stessi diritti di chi è arrivato da poco, magari da lontano o peggio solo per sfruttare l’occasione: questo i politici debbono capirlo, altrimenti qualcuno sarà costretto a maltrattarli o inchiodarli a malaugurate insipienze. Cosa che nessuno vuole: chi comanda dimostri di avere a cuore la città defedata e smarrita anche e soprattutto in questa storica, indimenticabile circostanza. Nei momenti difficili si dimostra cosa e come si è. Lo diceva uno che l’ha dimostrato al mondo: Winston Churchill. Se qualche amministratore non sa chi era, almeno navighi su Wikipedia… Decisamente negativo, infine, il giudizio degli ingegneri aquilani sul modo di procedere seguito fino ad oggi, confusionario, contraddittorio: se si va avanti così, dicono, la ricostruzione non avrà inizio nemmeno a fine anno. Il numero utile della Protezione civile da chiamare è 06.828885. L’indirizzo elettronico www.protezionecivile.it (G.Col.)
(Nella foto: Un efficace slogan in una manifestazione recente a L’Aquila. Anche e soprattutto chi non ha più un tetto è un precario: anzi , il più precario).


01 Agosto 2009

Categoria : Cronaca
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