CISL su esigenze ospedale L’Aquila
L’Aquila – La necessità di accelerare il processo di ristrutturazione dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, il potenziamento dell’organico in servizio alla Asl, in particolare nel territorio colpito dal sisma, e la copertura economica degli arretrati non pagati al personale: queste le tre richieste principali emerse nel corso dell’assemblea indetta dalla Cisl sanità, che si è svolta il 21 febbraio scorso, all’Aquila alla quale hanno preso parte i dirigenti sindacali della categoria e oltre cento lavoratori. Nel corso dell’incontro sono state affrontate numerose tematiche inerenti le criticità della sanità locale, in particolare dell’ospedale San Salvatore. “Chiederemo con urgenza, insieme alle altre sigle sindacali, un incontro alla direzione della Asl”, dichiara Gianfranco Giorgi, responsabile Cisl dell’Aquila “per trovare soluzioni adeguate e immediate ai numerosi problemi rappresentati dai lavoratori, che vanno dalla logistica in cui si trovano ad operare alcuni reparti e servizi, nel caso specifico i container e l’ospedale da campo del G8, rimasto per una settimana senza riscaldamento, alla necessità di dare seguito alla ristrutturazione post-terremoto del San Salvatore, non ancora completata. A distanza di quasi tre anni dal sisma risultano ancora inagibili le palazzine del Delta chirurgico e del Delta medico, due blocchi principali dell’ospedale; non è stata data un’adeguata sistemazione alla farmacia e all’obitorio, né è stata riattivata la mensa in strutture murarie, visto che la stessa opera in parte all’interno di un container. Inoltre, è evidente la carenza di spazi in molti reparti ospedalieri, che dopo il terremoto sono stati compressi e penalizzati e che necessitano di un ritorno alla normalità, non solo dal punto i vista funzionale, ma delle sedi e degli spazi a disposizione”. Giorgi evidenzia, inoltre, “la mancanza di aree parcheggio per i dipendenti e la segnaletica inadeguata, praticamente inesistente, oltre all’assenza di un bar interno all’ospedale, che rappresenta una necessità primaria per i pazienti e i familiari”. Tra le problematiche da affrontare nell’immediato il potenziamento del personale: “In alcuni reparti”, incalza Giorgi, “si ha difficoltà a coprire i turni e l’assistenza viene garantita grazie ai continui sacrifici dei lavoratori”. Infine, ma non ultimo, l’aspetto economico, che sta suscitando grande fermento tra i dipendenti: la Asl ancora non provvede alla copertura di tutti gli arretrati, compensi post- sisma, straordinari e indennità varie. “A tal proposito”, conclude Giorgi, “la direzione aziendale ha preso l’impegno a sanare la situazione entro maggio. In caso contrario, e se non arriveranno risposte in merito all’incremento del personale e alle altre criticità evidenziate, apriremo una fase di mobilitazione che potrebbe sfociare in dure contestazioni”.
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