I fedeli si riprendono S.Pelino
Corfinio – RIVOLTA CONTRO IL TENTATIVO VATICANO DI SPOSTARE LE RELIQUIE IN ALBANIA – (Foto: la magnifica basilica di Corfinio) – La rivolta dei fedeli di Corfinio ha indotto il vescovo di Sulmona, mons. Spina, a più miti consigli: le spoglie di San Pelino non partiranno, almeno per ora, per l’Albania. Questa mattina doveva svolgersi nell’antica basilica, uno dei monumenti più importanti d’Abruzzo, a Corfinio, la cerimonia rituale per dar luogo a quanto disposto dal Vaticano: terasferimento delle spoglie, custodite da sempre in una teca, oltre Adriatico. La gente di Corfinio, con in testa il sindaco Massimo Colangelo (di fede buddista, viene riferito) era però in guardia ed ha impedito – anche con modi decisi – che il vescovo portasse a termine il rituale. E per evitare il peggio, mons. Spina è tornato… suoi suoi passi. In tv ha detto che “per il momento” non se ne fa nulla. Qualcuno gli ha fatto notare che non se ne farà nulla neppure in altri momenti, altrimenti sarà rivolta con azioni oltre che parole. Anche contro mons. Spina, perchè la gente è profondamente legata a S.Pelino, alla storia e alla tradizione secolare.
L’antica cattedrale della diocesi di Valva – spiega il Touring Club – “è uno dei monumenti medievali più insigni della regione. Sorge nel punto in cui la Via Valeria entrava in Corfinium, là dove si trovava il sepolcro del martire Pelino, vescovo di Brindisi, martirizzato a Corfinium intorno la metà del sec. IV, al tempo di Giuliano l’Apostata. La prima chiesa fu edificata da Ciprione, discepolo di S. Pelino, ed ebbe forse in Gerunzio il suo primo vescovo. Secondo alcuni distrutta in parte dai Saraceni nell’881, incendiata dagli Ungheri nel 937, venne certamente rifatta nelle forme attuali romaniche, ben conservate all’esterno, ad opera del vescovo Gualterio (1104-1124)”. E’ quindi descritta come edificio dell’XI-XII secolo, ma è certo che il sito sacro risale al IV secolo, ed è quindi uno dei più antichi di tutto il Centro Italia.
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