Il Carnevale tradizionale abruzzese
Chieti – Scrive Luciano Pellegrini: “A Chieti l’amministrazione comunale ha coinvolto L’Associazione “Camminando Insieme”, ad organizzare il Carnevale Tradizionale Abruzzese, martedì, 21 febbraio. Da diversi anni questa associazione cerca di recuperare e valorizzare la cultura tradizionale abruzzese in collaborazione con il C.A.T.A. (Centro Antropologico Territoriale Abruzzese) e con la partecipazione delle Associazioni “Lu Ramajette” di Chieti e “I Colori del Territorio” di Spoltore .
Il significato che si vuole trasmettere è quello di richiamare gli antichi riti del passato.
Con il Carnevale si abbandona l’inverno, rappresentato nel bruciare il fantoccio del Re-Carnevale e l’ingresso della Primavera.
Ha , quindi, una valenza propiziatoria della ripresa vegetale dopo la stasi invernale.
Nella proposta del Carnevale Tradizionale i personaggi più rappresentativi sono i Pulcinella, con il caratteristico ed enorme copricapo conico ornato di nastri e zagarelle coloratissime e pon pon di lana.
Non ci sono le caratteristiche maschere che fanno parte di un mondo consumistico.
La rappresentazione, una sfilata ,che è iniziata da Piazza Trento e Trieste aperta da un trattore che trascinava un rimorchio con sopra il fantoccio di Re Carnevale.
Seguivano un gruppo di musicisti di du’ botte, fisarmonica e chitarra.
Quindi i Pulcinella, i protagonisti della farsa, le coppie che indossavano l’abito tradizionale e che hanno cantano e danzato.
A piazza G.B.Vico c’è stata una lunga sosta con balli e canti.
Interessante l’esecuzione del “Ballo del palo intrecciato”, del “Canto dei mesi”, della Quadriglia, della Mazurca Scambiata, Fiorata ed altre danze Tradizionali.
Il corteo è ripartito percorrendo corso Marrucino, Piazza Valignani, Via C. De Lollis per giungere a piazza Malta.
A Piazza Malta si è svolta la rappresentazione della farsa, con il processo, la condanna, la morte di Re-Carnevale perché persona indiscussa della gioia sfrenata .
Il manifesto funebre ha annunciato che dopo aver fatto una lunga ed esagerata scorpacciata di salsicce, salamini, prosciutto, pecorino, la moglie, i figli, i parenti gioiosamente lo ricordavano con il Canto di Carnevale e dello “Scurammaie”.
La festa si e conclusa con il falò di Re Carnevale”.
Le ceneri del falò venivano raccolte e sparse sul terreno come fertilizzante.
Considerata la serata fredda ” Lu Cumplimente” è stata ben accettata, con dolci tradizionali di carnevale e vino speziato.
Tutto bene? Purtroppo il tempo inclemente e il freddo non hanno fatto uscire le persone, per cui poche le presenze.
Però si può migliorare. Per l’anno prossimo, bisogna coinvolgere tutti i quartieri della città compreso lo Scalo.
Si deve assegnare un tema al Carnevale al quale le persone devono far riferimento per la rappresentazione e partecipazione.
Come al solito le vetture che transitavano nel corso, isola pedonale svenduta, ha procurato fastidio alla manifestazione.
I vigili urbani hanno assicurato che hanno sbarrato l’ingresso al corso Marrucino, quindi questi maleducati, prepotenti, incivili, fannulloni hanno spostato la sbarra?
Il clan Pegaso del Gruppo scout Chieti 3 che risiede a Chieti Scalo, Parrocchia S. Pio X formato da ragazzi e ragazze con età 16/21 anni e supportati dalla Comunità , Capi hanno animato anche loro il Carnevale a Chieti.
Hanno sistemato sotto i portici della Camera di Commercio, sempre per le avversità atmosferiche, un tavolo con un ben assortito buffet di dolci tradizionali carnevaleschi confezionati da loro e bevande, ma interessante l’iniziativa rivolta ai ragazzi.
Hanno allestito schermo, pc, proiettore, così da interessare i giovani che hanno partecipato a cimentarsi in una gara di ping pong- karaoke – play station, giochi scout.
La spesa per l’amministrazione è stata nulla, bisogna però che le varie associazioni esistenti sul territorio coinvolgano la cittadinanza così che questo Carnevale Tradizionale possa avere successo”.
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