Documento su aree crisi nel Pescarese
Pescara – Le mosse da seguire per rilanciare l’area di crisi che comprende Val Pescara e Area Vestina sono state indicate in un documento unitario sottoscritto da Confindustria Pescara, Confapi, Cna, insieme con Cgil, Cisl, Uil e Ugl provinciali. Il documento e’ stato definito in un tavolo istituito dopo l’individuazione dell’area di crisi e di cui fanno parte anche altre realta’. L’obiettivo e’ quello di sostenere e rilanciare la Val Pescara e la zona vestina, dove si localizzaziono situazioni di crisi tra le piu’ gravi dell’Abruzzo. Le azioni che vengono proposte alla Regione, ma anche alla Provincia e comunque in alcuni casi d’intesa con i firmatari del documento, si sviluppano su quattro livelli. Si chiede come prima cosa di attuare un piano di interventi infrastrutturali che passi attraverso il completamento logistico-infrastrutturale dell’interporto, l’avvio e il completamento dell’asse di collegamento dell’area vestina (cioe’ la mare-monti), la progettazione e la realizzazione del casello autostradale per l’area vestina, la realizzazione del ponte di collegamento Vallemare di Cepagatti-Manoppello, l’efficientamento della infrastruttura portuale, l’approvazione del Piano regolatore portuale di Pescara, l’adeguamento e lo sviluppo del sistema di collegamento ferroviario nella direttrici Roma-Pescara e Pescara-Bologna, lo sviluppo della banda larga e della fibra ottica. La seconda azione riguarda gli investimenti proposti dalle aziende che vanno valutati per promuoverne l’avvio.
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