Indagine da L’Aquila su Powercrop

L’Aquila – Secondo quanto rivela il quotidiano on line Primadanoi, ci sarebbe un’inchiesta della Procura dell’Aquila sul caso Powercrop. La notizia viene mantenuta riservata, e il solo a parlarne è Primadanoi. Che ad agire sia la Procura dell’Aquila fa pensare che si tratti della distrettuale, altrimenti l’inchiesta la svolgerebbe la Procura di Avezzano. Stando al quotidiano on line, le indagini “andrebbero avanti da alcune settimane”, e avrebbero portato all’acquisizione di atti riguardanti il discusso impianto che nella Marsica dovrebbe produrre energia. I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Pescara hanno richiesto, tra l’altro, i resoconti e le registrazioni audio delle sedute della seconda Commissione in Regione che si occupò del progetto Powercrop.
“Tra i documenti portati via dal Consiglio regionale – riferisce il sito teatino – ci sono due audizioni, del 27 settembre e del 3 novembre 2011, durante le quali furono sentiti tecnici della Commissione Via (che diedero parere ambientale favorevole all’impianto), politici ed amministratori sul progetto della centrale a biomasse da oltre 93 MW di potenza termica (32 MW elettrici) in località Borgo Incile. Intervennero nelle sedute, Maurizio Acerbo (Rifondazione Comunista), il sindaco di Avezzano Antonello Floris, quello di Luco dei Marsi Camillo Cherubini, Giuseppe Di Pangrazio (Pd), Gino Milano (Api), l’assessore Mauro Di Dalmazio e gli esterni Adriano Di Ventura, Sefora Inzaghi, l’architetto Patrizia Pisano responsabile del servizio tutela e valorizzazione del paesaggio e valutazioni ambientali che ha seguito la Via. Tra le contestazioni sollevate c’erano una procedura di valutazione ambientale lacunosa, la mancanza di sopralluoghi da parte della commissione per verificare la situazione sul posto, una relazione tecnica stringata fornita da Powercrop e persino una ipotesi di firma falsificata. Questo e molto altro emergerebbe dalle sedute in questione”.