Sanitopoli… (2): Angelini inflessibile
Pescara – ACCUSE A RAFFICA,, TUTTO CONFERMATO – Una deposizione fiume, come era previsto, quella oggi di Enzo Maria Angelini, ex re della sanità privata abruzzese e padrone del complesso sanitario di Villa Pini a Chieti. Angelini, l’uomo che fece esplodere con la sua denuncia il caso detto poi Sanitopoli, è nel contempo imputato e parte lesa. Oggi ha ribadito le sue accuse, punto per punto, chiarendo, sostgengono i difensori le sua posizione dal punto di vista penale. Angelini ha precisato e confermato tutto ciò che denunciò a suo tempo, mandando in galera i vertici della giunta regionale Del Turco e diverse altre persone. Oggi gli imputati sono 27. Tutto descritto: somme pagate, luoghi, date, circostanze e dettagli tipo il colore del divano nell’appartamento del deputato Sabatino Aracu, un viaggio in Sardegna, le consegne del denaro. Una valanga di denaro, per almeno 1 milione di euro, racconta Angelini. In sostanza, l’imprenditore veniva ricattato e spremuto – sostiene – con la minaccia di riduzioni e cancellazioni di accreditamenti per le sue strutture sanitarie. Non solo denaro, ma anche regalie, per esempio vestiti di lusso.
L’udienza è stata calda, con polemiche, scontri, cavilli degli avvocati, complicate evoluzioni procedurali. Il processo si fa caldissimo, teso, a momenti drammatico. Ma Angelini non arretra di un passo.
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