Da Gabrielli alla Iurato il problema dei blocchi delle autostrade A-24 a A-25
L’Aquila – (di Amedeo Esposito) –
“Il recente Suo intervento a favore degli automobilisti bloccati dalla neve sull’autostrada A24, mi ha riportato alla mente gli anni lontani successivi al dopoguerra, quando più d’uno dei tanti Suoi predecessori quasi si posero alla testa della città e della provincia, determinando la “travolgente” (termine appropriato) nuova stagione di vita che purtroppo non solo il terremoto oggi ha vanificato”.
Questo uno stralcio di una lettera inviata il 17 marzo 2010 da un “aquilano qualunque” all’allora prefetto Franco Gabrielli, ora capo del dipartimento della protezione civile, al quale unanimemente fu riconosciuto di aver difeso in primo luogo i diritti dei cittadini (alcuni dei quali furono sanzionati perché privi di catene o di pneumatici adeguati) rimasti bloccati per la neve nella A24, e poi per aver imposto alla Società “strada dei parchi” un immediato intervento, e breve e lungo tempo, perché la città non fosse più costretta all’isolamento.
La Società presentò progetti – alcuni costosi- per far fronte “a futuri eventi nevosi, anche eccezionali”, come quelli delle settimane scorse che, proprio per la chiusura delle autostrade, hanno messo in ginocchio la città e la provincia.
Blocco che ha reso quasi insormontabili i disagi alle popolazioni della provincia, ed ha “estenuato” (il termine è inadeguato alla realtà) l’attuale prefetto, Giovanna Maria Iurato che ha affrontato con risolutezza il superamento della gravissima emergenza, avvalendosi della incondizionata collaborazione delle donne e degli uomini delle forze dell’ordine, della protezione civile e di tutti gli organismi di intervento.
Costretta, fra l’altro, a sopportare, pur di dare aiuto ai cittadini, la fantasiosa attivazione dei turni di entrata in autostrada degli automobilisti, scortati dagli agenti di polizia stradale, sui quali, siccome hanno compiti di tutto…riposo, è caduta addosso anche la fatica delle scorte dovute alle ingiustificate omissioni della Società “strade dei parchi”.
Tanto c’è chi paga!
Ed è chiaro che, nella situazione di emergenza, il Prefetto non ha potuto guardare all’inefficienza della dovuta (va sottolineato:dovuta) e promessa “macchina di intervento” della Società che gestisce la A24 e la A25.
Certamente il sole tornerà a splendere su queste autostrade, come ovunque.
Quello sarà il momento in cui il prefetto Iurato non mancherà di presentare alla Società “strada dei parchi” il “conto”, perché da subito la provincia e la città non siano più “tramortite” dalla chiusura delle loro “arterie vitali”.
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