Le primarie non sono una farsa
L’Aquila – (di Betty Leone, presidente nazionale SEL) – Le primarie non sono una farsa: perché Sel sceglie di parteciparvi sostenendo un candidato sindaco indipendente. SEL ha sempre dato un giudizio critico sull’operato dell’attuale amministrazione comunale per la sua incapacità di creare coesione tra le forze politiche che la sostengono, di trasmettere ai cittadini una visione strategica sulla ricostruzione della città , di governare i conflitti con gli altri livelli istituzionali, di contrapporre al modello di gestione commissariale un modello di gestione democratica e partecipata.
Questo giudizio ha portato alle dimissioni di Giustino Masciocco dalla giunta comunale. Ciò nonostante abbiamo sempre pensato che l’obiettivo dovesse essere quello di ricostruire un nuovo centrosinistra che, facendo perno sui partiti della sinistra, costruisse alleanze con i movimenti, i comitati cittadini, le organizzazioni di rappresentanza sociale(sindacati e associazioni) e facesse emergere così donne e uomini capaci di rimettere al centro dell’azione politica il valore del lavoro, dei beni comuni, della coesione sociale e di tradurre questi principi in un progetto di rinascita della città .
Siamo consapevoli che i partiti da soli non possono raggiungere questo obiettivo perché in questi anni si sono trasformati sostanzialmente in macchine elettorali e hanno avuto una conduzione poco trasparente e tuttavia, se la democrazia dei partiti è imperfetta e insufficiente, immaginare una democrazia senza partiti in una società complessa è quasi impossibile.
D’altra parte non ci ha mai convinto la tesi che si dovessero fare alleanze larghe che guardino all’interesse dei cittadini senza distinzione tra destra e sinistra; negare che esistono diverse visioni del mondo a cui fare riferimento rende più difficile il confronto e la ricerca di sintesi tra opzioni diverse.
Per questo abbiamo lavorato, fin dall’estate, ad un’alleanza tra partiti di centrosinistra e movimenti di cittadini (intendiamo per alleanza un riconoscimento reciproco di valore e autonomia) che potesse esprimere un proprio candidato sindaco per competere al governo della città con l’ambizione di riconnettere democrazia rappresentativa e democrazia partecipativa.
Le primarie potevano essere lo strumento più idoneo a costruire questa alleanza e a dare un governo autorevole alla città . Purtroppo non siamo riusciti a coinvolgere nel progetto tutti quelli che avremmo voluto, in parte per diffidenza verso i partiti, in parte per la scarsa fiducia nella possibilità di vincere le primarie che ha portato a perseguire più la rappresentanza di posizioni critiche che la ricerca di un nuovo governo per la città .
Noi invece siamo convinti che la battaglia si può vincere senza correre il rischio di riproporre un consiglio comunale frammentato ed ingovernabile come l’attuale. Abbiamo scelto di partecipare alle primarie per vincerle e presentarci alle elezioni con un candidato sostenuto dalla maggioranza degli elettori di centrosinistra; non siamo subalterni agli interessi del gruppo dirigente del PD, ma sappiamo che senza gli elettori del PD è difficile riformare il centrosinistra.
In piena autonomia abbiamo scelto di appoggiare Vittorio Festuccia, che ha una storia politica nella nostra città ma ha deciso attualmente di non militare in alcun partito, perché lo consideriamo l’uomo giusto per rappresentare quell’alleanza tra partiti rinnovati e cittadini che può cambiare il destino dell’Aquila.
Ora la parola passa ai cittadini: se parteciperanno numerosi alle primarie daranno forza all’impegno di superare la frammentazione politica, ridare voce alla democrazia, costruire un governo della città più partecipato ed autorevole, sconfiggere nuove idee di commissariamento.
Naturalmente SEL continuerà a dialogare con quei partiti e quei movimenti che, pur non accettando di partecipare alle primarie, lavorano per riunificare il centrosinistra e ricostruire un pensiero di sinistra capace di rispondere alla sfida della ricostruzione e rinascita dell’Aquila.
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