Quelli che per ARPA sono “minori”


Cagnano Amiterno – Riceviamo un documento che sottoscritto da almeno cinquanta persone: “Andare e tornare dall’Aquila verso l’Alta Valle dell’Aterno (Cagnano (foto) e Motereale, in special modo) è diventata, per gli utenti dell’Arpa – società di trasporto pubblico, che oramai di servizio pubblico ha solo il nome – una sorta di odissea.
Circa tre mesi fa sono stati soppressi alcuni autobus che percorrevano la tratta Cabbia-L’Aquila. Segnatamente, quelli in partenza dal capoluogo verso il centro dell’Alto Aquilano delle 11.40 e delle 14.10 e quelli che raggiungevano la città da Cabbia delle 7 e delle 13. Queste ultime due corse sono state sostituite dalla linea Marana-Cesaproba. Per quanto riguarda quelle in partenza dall’Aquila, la linea delle 11.40 è stata rimpiazzata con quella di Termine di Cagnano, mentre il problema più grave si è creato proprio con la corsa delle 14.10. Il dramma degli utenti di questa linea, da tre mesi a questa parte, può essere sintetizzato in tal modo. Il bus parte dall’Aquila, arriva al Pantano della frazione di Cagnano, Fossatillo, dove c’è il cambio dell’autista. Il mezzo poi risale a Cabbia e successivamente raggiunge Termine di Cagnano, intorno alle 15.30-15.40. Se non nevica, ovviamente.
In altri termini, per arrivare a Cabbia si portano circa 10/15 minuti di ritardo dovuti al cambio dell’autista al Pantano di Fossatillo. Gli utenti di Termine di Cagnano portano addirittura un ritardo di mezzora abbondante. In pratica, per percorrere l’intera tratta dall’Aquila, 22 km circa, occorre un’ora e mezzo. Tanti genitori, non a caso, scendono con la propria auto al Pantano a prendere i figli per non farli pranzare a un ora indecente.
Dopo le rimostranze rivolte a un responsabile del movimento dell’Arpa dell’Aquila, la GRANDE SOLUZIONE paventata era che gli utenti delle località di Sala, Collicello, Fiugni e Cabbia, in partenza dall’aquila alle 14:10, avrebbero dovuto prendere l’autobus di Amatrice per poi scendere a Marana e usare la coincidenza in direzione Pellescritta-Cesaproba, con proseguimento verso Cabbia–Fiugni – Collicello-Sala e S.Cosimo, togliendo quindi la mezzora di ritardo agli utenti di Termine di Cagnano per caricarla su quelli che si recano a Cabbia. IN POCHE PAROLE, IL PROBLEMA RIMANEVA E VENIVA UNICAMENTE SPOSTATO DA UNA PARTE ALL’ALTRA.
Tre incontri sono stati fatti anche con il Sindaco di Cagnano, che ha inoltrato alla direzione dell’arpa le nostre richieste e cioe’:
1) ripristinare la linea di Cabbia facendola partire alle 13: 10 anziche’ alle 14:10 per agevolare gli studenti di Cagnano che, da sempre, uscendo prima da scuola, prendono il mezzo per Capitignano dovendo pero’ scendere a San Giovanni e farsi venire a prendere dai genitori con le proprie auto;
2) relativamente alla proposta paventata dal responsabile del movimento dell’Arpa dell’Aquila, effettuare il giro inverso, e più logico, vale a dire coincidenza a San Giovanni anziché a Marana con direzione S. Cosimo – Sala – Collicello – Fiugni – Cabbia – Cesaproba – Pellescritta (cioè andare prima ai paesi più vicini fino a quelli più lontani geograficamente)
In alternativa, era stato chiesto di allungare la corsa che dall’Aquila va a Pizzoli fino a Cabbia, facendo coincidenza con la linea di Termine di Cagnano;
A distanza di 3 mesi non e’ comunque successo nulla e nessuna risposta e’ stata data.
I sottoscritti pertanto tornano a chiedere con forza che vengano adottate dall’Arpa le soluzioni richieste, ritenendo ormai intollerabile il trattamento che stanno ricevendo e non essendo più intenzionati a sopportare i disagi che vivono da tre mesi.
Continuano a dirci che i nostri paesi, che sono più distanti, hanno minori utenti, ma le tasse che dobbiamo pagare sono uguali a quelle degli altri centri a noi vicini, che hanno ben altro trattamento”.


14 Febbraio 2012

Categoria : Dai Lettori
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