Violenza su una ragazza… (2): identificati i giovani che l’hanno avvicinata


Pizzoli – LOLLI PARLA DI ATROCE EPISODIO – Si stringe il cerchio intorno a chi (forse più persone, un autentico branco feroce, si è detto subito) ha violentato e ferito la ventenne trovata fuori dal locale di Pizzoli “Guernica” (un disco pub con spettacoli musicali e intrattenimento), questa mattina dopo le 3 e 30. Il locale aveva ospitato come sempre il sabato molte persone. La ragazza, una studentessa dimorante a L’Aquila per motivi di università, ma originaria pare del Lazio, è in ospedale. Le sue condizioni sono serie, è assistita anche da personale della psicologia. Il titolare del locale, Luigi Marronaro, ha dichiarato di aver visto la ragazza per terra, tra macchie di sangue, apparentemente priva di sensi. Se nessuno l’avesse vista in tempo, avrebbe potuto morire per il freddo: il termometro è sceso a meno 10 gradi a Pizzoli. E’ stato il Marronaro ad avvertire i carabinieri e il 118.
La ragazza avrebbe conosciuto nel locale, con alcune amiche, dei giovani, pare militari. La festa che si stava svolgendo era organizzata, quindi con una partecipazione ben definibile. Uno dei giovani è stato fermato subito dai carabinieri, perchè la vigilanza del locale lo aveva trattenuto dopo la scoperta della ragazza distesa per terra, senza sensi. La giovane, che si pensa sia stata stuprata, ha perso molto sangue; numerosi gli interventi per suturare le ferite che le sono state provocate con la violenza. I medici dovranno stabilire che tipo di violenza (oltre alle percosse evidenti dalle ferite) la giovane abbia subito, e da quante persone. L’episodio è ritenuto gravissimo e senza precedenti, almeno negli ultimi tempi, nell’Aquilano. Il locale di Pizzoli è attualmente l’unica discoteca della città e quindi è sempre parecchio affollato e frequentato.

LOLLI – Stasera scrive l’on. Giovanni Lolli: “L’atroce stupro avvenuto questa notte a Pizzoli lascia sgomenti e pieni di rabbia.
La gravità di un gesto del genere si innesta in una situazione sociale ed umana già profondamente segnata dal dolore del terremoto. La vigilanza deve essere massima. L’eliminazione di ogni sopraffazione e di ogni violenza di genere devono sempre e, tanto più in territori come questo, essere un modello di riferimento. Una popolazione così ferita e disorientata ha bisogno di più comunità, solidarietà, e rispetto.
Per questo il pensiero va a questa giovane donna colpita da una crudeltà inaudita e tutto il mio sostegno va alle forze dell’ordine affinchè individuino al più presto gli autori di un gesto così efferato. Penso che nella mia comunità dobbiamo tutti operare affinchè il rifiuto di ogni violenza e sopraffazione siano sempre di più strumenti per rialzarsi insieme”.

Violenza


12 Febbraio 2012

Categoria : Cronaca
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