Trentamila avranno un tetto e un…gelato
L’Aquila – (ore 19,55) – Entro novembre, dicembre al massimo per alcuni, trentamila avranno un tetto sulla testa. Per ora, le bandiere sventolano da questo pomeriggio sui tetti completati di un centinaio di appartamenti. Berlusconi ha concluso la diannovesima visita (ma ce ne saranno molte altre) alle 19 circa, e se n’è tornato a Roma. Ribadite tutte le promesse relative all’urgenza di avere una casa. L’avranno coloro che ne hanno diritto, e dentro vi troveranno mobili ed elettrodomestici. Nei frigo, persino una torta-gelato e una bottiglia di spumante per brindare all’inizio di una vita, di quella vita che per tanti è finita in pochi secondi alle 3,32 del 6 aprile scorso.
Come saranno assegnate le case e acquisiti gli elenchi di coloro che sostengono di averne diritto? Con un censimento, ha detto il premier (non è però una novità ) che avrà inizio mediante moduli già stampati il 1 agosto e terminerà il 10. I moduli conterranno i dati che occorrono: stato della famiglia, suoi componenti, età , condizione, necessità , indicazione di una zona residenziale preferita tra le venti che sono in costruzione. Acquisiti i dati e i numeri si procederà : case di muratura e case di legno? Requisizioni di appartamenti? Si vedrà . Ma prima di tutto occorre avere un quadro delle esigenze, e verificare se tutte le esigenze hanno un fondamento. Oggi si parlato di case, perchè questo era l’argomento che il premier è venuto a trattare. Ma c’è un terribile quesito: cosa farà la gente terremotata di una casa, se non recupererà anche il lavoro per molti perduto? Per abitare e vivere una vita, anche se profondamente differente da quella lasciata, occorre avere di che vivere. Non tutti sanno cosa metteranno nei frigoriferi che troveranno nelle casette antisismiche che stanno sorgendo nelle venti piccole L’Aquila attorno alla grande L’Aquila che non c’è più. Potrebbero chiamarle L’Aquila 1, L’Aquila 2 e così via ironizza sarcastico qualcuno guardando la bandiera appena sciolta dal premier, che garrisce al vento caldo di una giornata a 35 gradi. L’ennesima. (Nella foto: Silvio Berlusconi a L’Aquila)
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