Riflessioni – Sotto la neve le macerie del porcellum aquilano


L’Aquila – Da Emidio Di Carlo, giornalista indipendente, riceviamo: “Non c’è dubbio che quando si vanno a toccare certe ”note pericolose” scompaiono le firme anche dai reportage della carta stampata. Questo, ovviamente, per non far sapere e, comunque, non disturbare il pianista che, tuttavia, viene gratificato riportando dichiarazioni e informazioni in aggiunta a belle e grandi foto a colori. Ma… ciò che è scritto resta di dominio pubblico e allora…
L’Aquila ha la fortuna di avere in casa un protagonista indiscutibile; in casa si fa per dire poiché sulle note del vecchio adagio, alla luce di qualche fugace occhiata, viene in mente il vecchio adagio “..ci vediamo la mattina al bar…” ; proprio laddove c’è la fermata dell’Arpa che lascia i passeggeri provenienti, quotidianamente da Roma.
La fortuna dell’Aquila ha un nome, Alfredo Rossini: non quello di uno dei tanti Procuratori della Repubblica ma il “Procuratore per eccellenza” visto che è il capo della Direzione Nazionale Antimafia. A prescindere che a un povero diavolo di vecchio giornalista indipendente non è possibile raggiungere l’ufficio di tanto eccellente fustigatore del malcostume (neppure per lettera), non resta che approfittare del favore concesso dalla carta stampata (non senza aver chiesto venia per la cronaca privata dalle “belle fotografie a colori”) ecco che viene diramato un consuntivo di tutto rispetto: 17 interdittive antimafia, misure di prevenzione proposte per sette imprese aquilane e per altre dieci affidate alle Procure Distrettuali territoriali.
Segno questo che sotto la neve le macerie continuano a marcire. Ma non è tutto.
Basta spostarsi, spalando a pieno ritmo per liberarsi della coltre bianca fino al Palazzo di Città. Qui il roccioso Benedetti, continua a convocare i Consiglieri Comunali; Benedetti chiama i “benedetti”; dalla lettera maiuscola a quella minuscola: “benedetti da chi? Non certo dal “popolo sovrano” vista la provenienza dal cosiddetto “porcellum”. Ecco, comunque, farsi avanti il Senatore, nei panni eccezionali di Presidente della Commissione Consiliare di Garanzia e Controllo. Enzo Lombardi è categorico e chiede, non una, bensì tre commissioni d’inchiesta; ritenendo che tre sia il numero perfetto, anche se questo non è il numero vero a modesto parere del giornalista indipendente. 1ª Commissione: gestione delle assegnazioni degli alloggi temporanei: 2ª Commissione: mancata riorganizzazione (sancita con delibera consiliare 65 del 29 giugno 2009) del Comune in unica sede; 3ª Commissione: sui provvedimenti adottati per il personale: mobilità, assunzioni, concorsi, attribuzioni di incarichi, cambiamenti di profili professionali, ecc.).
Bisogna, dunque, attendere che la neve scompaia per mettere allo scoperto i lestofanti prima che abbiano il tempo di squagliarsela.


10 Febbraio 2012

Categoria : Dai Lettori
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