Ruggeri-Imprudente: L’Aquila agli aquilani
L’Aquila – Scrivono Corrado Ruggeri ed Emanuele Imprudente: “Oltre 2.000 firme in due giorni, e attraverso un solo punto di raccolta, il chiosco volante situato nei pressi dell’edicola di Santa Barbara, con una pubblicità molto ridotta a causa dei tempi stretti. Questo è l’eccellente risultato che ha prodotto l’iniziativa “L’Aquila agli Aquilani”, organizzata da noi con l’intento di supportare gli emendamenti presentati alla delibera sui criteri per l’assegnazione delle casette antisismiche, in corso di realizzazione da parte del Governo.
Di questi criteri, nei giorni trascorsi, abbiamo letto conferme e smentite, abbiamo assistito a uno sciorinare di punteggi a questa o a quell’altro nucleo familiare, a contrasti tra proprietari e affittuari. Una cosa sola non si è mai detta. Che tali moduli abitativi vanno assegnati prioritariamente agli Aquilani, cioè a coloro che nel capoluogo sono nati, sono vissuti o che hanno una residenza in città da almeno 15 anni. Cittadini, cioè, che hanno dato il loro contributo alla crescita e allo sviluppo dell’Aquila, pagando le tasse per la costruzione delle strade, delle case, dei quartieri, delle infrastrutture in generale. Che hanno speso il loro stipendio per far girare l’economia delle nostre attività produttive. Che, in poche parole, hanno svolto un ruolo importante per rendere il capoluogo un vero e proprio centro di rilevante importanza.
Al contrario, chi è arrivato da qualche mese o pochi anni, non ha offerto un analogo contributo. Senza discriminazioni – perché non è questa la mia intenzione – tali persone non possono vantare gli stessi diritti, ora che esiste un’emergenza. Non è possibile pensare che c’è stato chi ha seminato, coltivato, innaffiato con anni di fatica e che ora saranno altri a raccogliere i frutti.
Abbiamo trovato un grande entusiasmo nella gente che è venuta al chiosco a firmare. La condivisione per la nostra iniziativa è stata molto ampia e questo mi fa piacere non personalmente, ma perché risponde a una ben precisa e sentita esigenza degli Aquilani.
Siamo consapevole che tale iniziativa non conferisce forza giuridica agli emendamenti cui abbiamo fatto riferimento. Ma gli amministratori, ora, sanno perfettamente che non possono ignorare che esiste una “forza aquilana” che vuole che vengano considerate le energie spese per far crescere la città.
Sia chiaro che, al contrario delle voci che si sono diffuse, la responsabilità di decidere sui criteri è del Comune, attraverso il Sindaco, la Giunta e il Consiglio. Non ci potrà essere nessun rimpallo sulla Protezione civile. Se il Sindaco dovesse rimettere anche questa operazione nelle mani del dipartimento in questione, avrà dato prova tangibile di incapacità per l’ennesima volta”. (Nella foto: L’Aquila centro com’era: gli aquilani la rivorrebbero così, ma quando?)
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