Medici di famiglia e dintorni
Chieti – Riceviamo da Luciano Pellegrini: “Il medico di famiglia è a tutti gli effetti un componente della famiglia. Conosce tutto e più di tutto, anche le cose più segrete. Il paziente ha in lui la massima fiducia.
Sa che la sua salute dipende da questa persona e gli vuole bene.
Gli perdona tutto anche se per essere visitato deve fare lunghe file, pazienza!
Chi è questo medico.
Lavora mediamente 4 ore al giorno dal lunedì al venerdì, in totale 20 ore.
Qualcuno apre lo studio anche il pomeriggio almeno tre volte a settimana, altre 6 ore.
In totale lavora 26 ore a settimana.
Il sabato offre la reperibilità telefonica per un paio di ore nella mattina.
Ci sono comunque le visite domiciliari.
Anche la associazione professionale dei medici di famiglia appartiene ad una casta.
Guai se qualcuno prova ad interessarsi dei fatti loro.
Infatti Il Consiglio nazionale della FIMMG, riunitosi a Roma, aveva approvato un calendario di scioperi della categoria per difendere l’autonomia dell’ENPAM, la cassa previdenziale dei camici bianchi, messa a rischio dalle misure previste nella manovra del Governo Monti.
Lo sciopero era programmato dal 9 al 12 febbraio.
Questione legata ai soldi che versano per la pensione…
Però, causa la situazione meteorologica, i medici di famiglia hanno revocato lo sciopero,pur rimanendo in stato di agitazione.
Quando guadagna un medico di famiglia?
La base è di 80 euro lordi/anno per paziente e poi ci sono le indennità sulle altre attività che vengono svolte,( i dati sono del mese di marzo 2011, dovrebbero essere ancora validi in quanto non mi risulta che ci sono stati rinnovi contrattuali ndr).
Con 1500 pazienti il medico di famiglia guadagna 120.000 euro lorde all’anno, con una ritenuta di acconto del 20% operata dalla ASL , al netto fanno 96mila euro, quindi 8mila euro al mese.
Mica poco …!
Ma non è tutto.
Ci sono inoltre le indennità!
Se il medico di famiglia lavora nello studio 12 ore, percepisce altri 1200 euro lordi al mese che è molto superiore a quello di molti lavoratori.
Non è ancora finito….
Ci sono 74 euro lorde al mese come indennità per usare il computer, inoltre altre indennità per le prestazioni per l’ ADI, (Assistenza Domiciliare Integrata) o per le medicazioni o per i vaccini praticati in studio, le partecipazioni a Progetti obiettivo della regione o del Ministero, le schede per le ricerche sanitarie, le partecipazioni a commissioni mediche, i rimborsi per il funzionamento dello studio professionale, il pagamento per una serie di certificati, come per le attività sportive e così via.
Quindi questo amico di famiglia che è sempre sorridente, ancora di più se non ti fai mai vedere, guadagna tutti questi soldi, anzi se viene a farti la visita a casa perché sei febbricitante, quasi quasi mosso a compassione e per bontà per l’ora tardi, gli fai anche qualche “regalia”.
Caro ministro della salute Renato Balduzzi, essendo lei un tecnico e quindi non legato alla politica del compromesso, cosa ne pensa di deliberare un decreto legge che stabilisca un massimo di 500 pazienti per medico di famiglia?
Le restanti 1000 persone le gestirebbero altri due medici.
Il paziente ci guadagnerebbe? Perbacco…i medici di famiglia erogherebbero un miglior servizio e non si farebbero lunghe attese.
I medici si lagnano oltremodo, perché hanno qualche impegno in più come l’Adi, (L’Assistenza Domiciliare Integrata) e quindi meno tempo da dedicare ai pazienti.
Questo impegno remunerato ha un tetto e anche se superi il numero dei pazienti non puoi guadagnare di più, quindi meglio non eccedere..
L’assistito però deve far valere questo suo diritto, perché sembra che il medico se ne dimentica di fare questa visita programmata…
Ha mai provato lei, ministro Balduzzi, a recarsi dal suo medico di famiglia?
Le racconto quello che succede ad un assistito campione!
La mattina presto va a fare la fila per prendere il numero.
“Catturato” il numero si organizza la mattinata.
Cioè, calcolando che una visita mediamente se va bene dura tre quarti d’ora, sbriga altre faccende per poi tornare in tempo per la visita e non perdere il posto.
Si chiederà, ministro Balduzzi, il motivo per cui la visita dura tanto tempo…poverino chissà che malattia avrà!
Non si spaventi, l’assistito non ha niente di grave, riesce a parlare con il medico forse 5 minuti.
Ed allora…? Mentre apri la bocca per esporre il tuo malanno, arriva la prima telefonata, poi apri nuovamente la bocca ed arriva la seconda telefonata e così via sino a quando esci dallo studio.
Quello che avresti desiderato fare presente al medico non lo hai fatto, però hai una ricetta, la tua e tante altre delle persone che hanno telefonato.
Quasi timidamente e vergognosamente entri nella sala di attesa per depositare le ricette“ telefoniche” e vedendo gli occhi incazzati dei presenti, fai un timido sorriso alla ” fracchia” alzando le spalle.
Gli altri pazienti spazientiti che aspettano, faranno la stessa fine…anche loro escono con le ricette…!
Se, caro ministro i pazienti scendono a 500, non le sembra che il cittadino, paziente, che paga le tasse può essere meglio trattato e curato?
Concludendo, caro ministro, anche se è ancora giovane,compirà fra pochi giorni 57 anni, pensi ai tanti anziani che sono costretti a file estenuanti presso i medici di famiglia per richiedere un diritto, che è quello della salute, e prendo come esempio l’ impegno che lei ha sempre avuto nella chiesa cattolica.
Diminuisca il numero dei pazienti ai medici di famiglia!
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