Neve, caprioli e camosci a rischio
Civitella Alfedena – “L’abbondante deposito di neve sui monti del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise costringe tutti gli animali selvatici e scendere di quota per cercare condizioni piu’ favorevoli e questo potrebbe creare pericolo per il camoscio d’Abruzzo e i caprioli”. Lo dice Luciano Sammarone, vice questore del Corpo forestale dello Stato e comandante del Coordinamento territoriale per l’ambiente del Pnalm, che aggiunge: “Il camoscio non riesce a frequentare ambienti con declivi troppo dolci poiche’ diventa facile preda dei lupi, non avendo costoni rocciosi sui quali arrampicarsi”.
La stessa analisi vale per il capriolo. “Certamente e’ la specie piu’ a rischio insieme al comoscio – continua il comandante del Cta – perche’ con neve molto alta si muove pochissimo e malissimo, quindi non riesce a trovare cibo con facilita’. A cio’ va aggiunto il fatto che il capriolo e’ una specie molto delicata e con dieta selettiva, quindi potrebbero non bastargli le sole gemme, rametti di alberi e arbusti”.
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