Frode IVA, coinvolti anche abruzzesi
L’Aquila – 68 persone, tra le quali figurano anche residenti in Abruzzo, denunciate a Milano con l’accusa di aver frodato l’Iva nella compravendita di auto di lusso. E’ il bilancio dell’operazione ”chilometri zero” portata a termine oggi dalla Guardia di Finanza di Milano. Gli agenti delle Fiamme Gialle hanno individuato in oltre 10 mesi di indagini un vorticoso giro di fatture false per un valore complessivo di quasi 53 milioni con un danno per le casse dello Stato di circa nove milioni di euro. Le indagini hanno permesso di far luce sul traffico di circa 1.400 autoveicoli, quasi tutti della fascia alta di mercato, che provenivano prevalentemente da Germania, Paesi Bassi e Austria per poi essere rivendite, proprio grazie alle frodi fiscali, soprattutto in Lombardia ma anche in altre dieci Regioni italiane (Piemonte, Veneto, Marche, Lazio, Emilia Romagna, Liguria, Abruzzo, Puglia, Toscana e Campania) a prezzi inferiori a quelli di mercato. Gli indagati utilizzavano vari schermi societari (le cosiddette ‘teste di legno’), di fatto privi di strutture operative e di consistenza economica, dove venivano accollati i relativi debiti tributari che poi non venivano deliberatamente onorati. Le denuncie, 68 in tutto, sono state notificate a titolari di numerose ditte individuali e societa’ che operano su tutto il territorio nazionale nel settore del commercio degli autoveicoli. Tutti accusati a vario titolo di una serie di reati tributari connessi all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ed al falso documentale.
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