Piccoli centri, tutto come il 6 aprile
L’Aquila – Un’interrogazione al Presidente del Consiglio per chiedere di non trascurare i piccoli paesi abruzzesi duramente colpiti dal terremoto, come Castelnuovo di San Pio, e per sollecitare anche lì, come a L’Aquila, l’avvio dei lavori di ricostruzione. A presentarla alla Camera è Pino Pisicchio dell’Italia dei Valori. ”Da quanto si apprende dal quotidiano La Repubblica – si legge nell’interrogazione – nel comune di Castelnuovo di San Pio, tra i paesi piu’ duramente colpiti dal terremoto dello scorso 6 aprile, tutto e’ ancora fermo a quella tragica notte: i lavori di ricostruzione non sono stati ancora avviati, i detriti per strada non sono stati rimossi e ad oggi non ci sono segni che testimonino l’avvio dei lavori di realizzazione di nuove abitazioni in legno, sebbene annunciate dal governo”. ”A Castelnuovo – continua l’esponente IdV – sono 120 le persone accampate nella tendopoli attrezzata dalla Protezione Civile, che vivono in condizioni di fortissimo disagio non solo per l’impossibilita’ di tornare gradualmente ad una vita normale, ma anche per le difficilissime condizioni nelle tende, dove – senza un adeguato potenziamento della linea elettrica – non e’ possibile installare dei condizionatori d’aria”. Per questo Pisicchio chiede al Presidente del Consiglio di sapere ”quali e quanti sono i comuni devastati dal terremoto ma nei quali ancora non sono stati avviati i lavori di ricostruzione; quanto tempo sara’ necessario prima che gli abitanti di Castelnuovo di San Pio possano lasciare le tendopoli e trasferirsi in nuove abitazioni, anche in vista dell’arrivo dell’inverno”; chiede, infine, di ”affrontare tempestivamente l’emergenza terremoto anche nei paesi piu’ piccoli, lontani dal clamore mediatico che e’ stato riservato alla citta’ de L’Aquila”.
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