Costantini su Patto per lo sviluppo


Pescara – Dall’IdV regionale riceviamo: “Costantini: i parlamentari abruzzesi che sostengono il governo Monti ci aiutino a togliere a Chiodi i “troni” della sanita’ e della ricostruzione. Apprezzo l’impegno del Sen. Legnini e confermo la mia stima nei confronti della sua persona, ma non penso che il “Patto per lo sviluppo” potra’ cambiare il proprio destino, solo se al tavolo saranno aggiunte le sedie necessarie a far sedere anche i parlamentari abruzzesi.
Temo, invece, che quelle sedie servano ad altro: a tentare di marcare, solo in termini di visibilita’ mediatica, avvicendamenti di ruoli ed affermazione di ambizioni personali, in prospettiva delle prossime elezioni regionali.
E tutto questo, per quanto legittimo, a me pare davvero prematuro e forse anche ingeneroso, rispetto alle difficolta’ reali che sta vivendo la nostra regione.
Il tavolo dei parlamentari regionali era un progetto in cantiere prima ancora che mi dimettessi da deputato e prevedeva una sorta di coordinamento delle attivita’ dei singoli deputati e senatori abruzzesi, per le questioni di interesse dell’Abruzzo.
Poi non so che fine abbia fatto, ma conservo la convinzione che il parlamentare debba esprimere al meglio le proprie energie in Parlamento, cosi’ come il consigliere regionale debba farlo in Consiglio.
Anche perche’, se non fosse cosi’, gli amici del Partito Democratico non mi avrebbero invitato a dimettermi da deputato per seguire al meglio la regione dal Consiglio Regionale, ma mi avrebbero chiesto di continuare a farlo da Roma.
Dal mio punto di vista il problema e’, quindi, un altro.
In una regione che non consente al Consigliere regionale di esercitare le proprie funzioni sulla sanita’ e sulla ricostruzione – sulle quali i commissariamenti ci hanno impedito di scrivere anche un solo rigo di legge – la soluzione e’ nella aggiunta di nuove sedie e di nuovi tavoli o nel fare in modo che le sedie ed i tavoli gia’ previsti dalla Costituzione e dallo Statuto comincino a funzionare a pieno regime?
Ci aiutino i parlamentari abruzzesi a convincere e, se necessario, costringere il Governo Monti a togliere a Chiodi i “troni” della sanita’ e della ricostruzione: in questo modo renderebbero all’Abruzzo un servizio di gran lunga superiore a quello che potrebbero rendere sedendo a qualche tavolo”.


06 Febbraio 2012

Categoria : Politica
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