Delitto Rea, chiesto il rito abbreviato
Teramo – Come tutti ritenevano probabile, gli avvocati difensori di Salvatore Parolisi, Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, hanno depositato oggi la richiesta di rito abbreviato condizionato pero’ all’accoglimento di nuove accertamenti scientifici sul corpo di Melania Rea e sulla dinamica dell’assassinio della donna che vede quale unico imputato del delitto avvenuto il 18 aprile scorso a Ripe di Civitella, Salvatore Parolisi. I legali difensori di Parolisi hanno aggiunto una corposa documentazione contenente i risultati della consulenza tecnica di un perito di parte. “Siamo alla ricerca della verita’ da un punto di vista scientifico – sottolinea Biscotti – siamo convinti che solo cosi’ arriveremo a chiarire la posizione del nostro assistito, affidando ad un terzo soggetto gli accertamenti necessari. Nel caso in cui non venisse accolta la nostra richiesta ritireremo la domanda di rito abbreviato condizionato, preferendo percorrere la strada del dibattimento in Corte d’Assise”. Il rito abbreviato potrebbe comportare la riduzione della pena.
Salvatore Parolisi, dal carcere di Teramo dove e’ detenuto dallo scorso agosto per il delitto della moglie Melania Rea, grida la propria innocenza. Lo fa attraverso i suoi legali di fiducia Valter Biscotti e Nicodemo Gentile pronti a dimostrare come la mano del loro assistito non si sia mai macchiata dell’atroce assassinio. Per la procura di Teramo, che ha chiesto e ottenuto dal gip il giudizio immediato, al contrario Parolisi e’ colpevole. Per ben due volte, nel corso di questi mesi, sia il Riesame all’Aquila sia la Cassazione hanno respinto la richiesta di scarcerazione firmata dal gip di Teramo la scorsa estate e prima ancora, quando la competenza era della procura della Repubblica di Ascoli Piceno (all’epoca in cui si presumeva che Melania fosse stata uccisa a Colle San Marco) dal gip di Ascoli Piceno.
Il fascicolo penale dei sostituti procuratori si arricchiva di prove ritenute schiaccianti e sufficienti a inchiodare Parolisi alle sue responsabilita’. Sono stati vagliati dai vari consulenti tecnici nominati dal tribunale, dai carabinieri del Ris e del Ros, i tabulati telefonici del telefonino, il computer del caporalmaggiore, le celle telefoniche, gli indumenti di Melania e del marito incrociandoli con gli elementi di tempo e di luogo relativi al delitto.
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