Finalmente riaperte A24-25
L’Aquila – LA PREFETTURA: ECCO COSA STIAMO FACENDO – Stasera sono state riaperte le autostrade A-24-25 che collegano Roma all’Abruzzo. Si viaggia, qualsiasi veicolo può transitare, anche se incontrerà difficoltà , tratti difficili, corsie ridotte, caselli chiusi. Un muro di neve che in qualche situazione ha superato i due metri di altezza è stato alla fine perforato dai potenti e numerosi mezzi messi in campo. L’Aquila e la Marsica non sono più isolate, anche se le previsioni annunciano altra neve. E soprattutto freddo, sicchè il nemico più temibile è proprio il ghiaccio. Naturalmente, nessuno entra dai caselli se non è attrezzato con catene o gomme termiche.
Il sindaco dell’Aquila ha fatto sapere ad alcuni organi di stampa di aver requisito negli impianti di distribuzione del carburante ENI per i rifornimenti per i mezzi di soccorso. Non si sa bene cosa significa, almeno stando alle voci che circolano, e la gente si chiede se portrà rifornirsi o meno.
La vicenda delle autostrade bloccate per quasi tre giorni ha dall’assurdo, e, finita lìemergenza, bisognerà riparlarne, per valutare se il concessionario è in grado di svolgere il suo lavoro o meno. O soltanto di aumentare i pedaggi, come ha fatto dal 1 gennaio scorso. Un’emergenza è fuori di discussione, ma lo sono moltissimo invece il modo di trattare chi rimane fermo, la totale mancanza di informazione, l’assenza di Isoradio 103.3 su lunghi tratti (sulla Teramo-Assergi, traforo del Gran Sasso compresoo, da oltre due mesi), l’abbandono di centinaia di persone a Carsoli, la confusione totale nei momenti più difficili, il totale “buco” dei coordinamenti. Quando la A-24 è stata chiusa (e ce n’era motivo, sicuramente), perchè da Roma sono continuati ad entrare veicoli? Come possono degli autobus pieni di gente arrivare a Carsoli, se l’autostrada è chiusa? Ma soprattutto perchè gli utenti non vengono informati correttamente e rapidamente della situazione? Se ciò avvenisse, molti potrebbero cambiare strada o tornare indietro, o rinunciare.
E’ davvero necessario, come sostengono diversi esponenti politici, verificare se la concessionaria opera correttamente, e se può continuare ad esserlo. Un discorso che andrà approfondito nelle sedi opportune: siano sindaci, province, regione Abruzzo a chiederlo.
LA PREFETTURA – Riceviamo: “Il Centro Coordinamento Soccorsi, istituito presso la Sala Operativa della Prefettura dell’Aquila, sta portando avanti per il terzo giorno consecutivo le attività di gestione dell’emergenza maltempo nella nostra provincia.
Stanno prestando la propria opera 24 ore su 24 tutti i soggetti istituzionali rappresentati: Polizia di Stato, Polizia Stradale, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Esercito, Corpo Forestale dello Stato, Anas, Enel, 118, Protezione Civile Regionale, Provincia, Comune dell’Aquila e Croce Rossa.
Tutte le emergenze segnalate vengono costantemente monitorate e diramate alle unità più direttamente competenti ed a quelle nello specifico più di prossimità alle aree interessate.
Nonostante l’eccezionalità delle precipitazioni nevose, tutte le segnalazioni vengono stabilmente controllate, cercando di risolvere ogni emergenza, in particolare quelle evidentemente più urgenti.
In tal senso numerosi sono stati i trasporti assistiti di dializzati portati a termine nella provincia, garantendo l’arrivo dei pazienti negli ospedali di riferimento.
Il ripristino della viabilità ordinaria ed autostradale ha rappresentato una delle situazioni maggiormente attenzionate e, con il concorso di tutte le parti in causa, si è cercato di garantire un deflusso quanto più rapido possibile dalle arterie interessate, tenendo purtroppo conto del continuo peggioramento delle condizioni atmosferiche e, soprattutto, della necessità di garantire l’incolumità di tutti; nel primo pomeriggio si è provveduto a riaprire la circolazione nell’Autostrada A24.
Numerosi gli interventi coordinati sia per il ripristino dell’energia elettrica nei comuni e nelle frazioni trovatisi sprovvisti della stessa, sia per l’assistenza di generi di conforto alimentare portata a quanti sono rimasti bloccati nelle proprie abitazioni.
Non si sono trascurati gli allevamenti rimasti isolati, garantendo a seconda dei casi o lo sgombero delle strade di collegamento o più direttamente la consegna degli approvigionamenti per nutrire gli animali interessati.
Nella mattinata il Prefetto Iurato si è recata personalmente ad Avezzano, per seguire in modo diretto la difficile situazione creatasi nel territorio marsicano.
La priorità è stata data all’evacuazione delle persone, attraverso una viabilità assistita, che erano state ricoverate presso l’Interporto di Avezzano e che la Croce Rossa aveva provveduto ad assistere con generi di conforto e successivamente il Prefetto, presso il Comune di Avezzano, ha presieduto un Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica cui hanno partecipato il Sindaco, il Questore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri ed i responsabili della Polizia Stradale e della Polizia Municipale, allo scopo di coordinare tutte le operazioni attinenti alla problematica legata alla difficile situazione vissuta in queste ore nella città di Avezzano e nelle zone limitrofe.
Un analogo Comitato si è tenuto presso il municipio di Carsoli, con la presenza del Sindaco e degli altri soggetti istituzionali già riunitisi ad Avezzano, allo scopo di vagliare tutte le criticità emerse nel territorio carsolano durante i primi due giorni dell’emergenza.
Da ricordare altresì la chiusura di tutti gli uffici dell’Aquila e della provincia, che il Prefetto Iurato ha disposto per la giornata di domani, lunedi 6 febbraio.
Il Centro Coordinamento Soccorsi continuerà la sua opera fino al termine della cessata emergenza”.
(Ndr)- Leggiamo che in quel centro di coordinamento ci sono tante, tantissime persone. Quasi quante quelle che sono rimaste praticamente abbandonate per 76 ore a Carsoli, senza sapere nè quando sarebbero ripartite, nè cosa stava succedendo più avanti, dove la neve pareva una muraglia. Chi sa qualcuno ha chiesto aiuto al coordinamento, o ad altri, e chi sa quali risposte ha avuto. E ricordiamo che le autostrade abruzzesi si bloccano, più o meno così, ogni santo inverno. Prima che scattino, di solito, gli aumenti di pedaggio del 1 gennaio, molto puntuali.
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