Autostrade sempre chiuse – Chiodi dichiara stato emergenza regionale
L’Aquila – NEVE ALTA, SI TEME PER I TETTI DEI MAP NEI VILLAGGI SISMICI – SCARSEGGIANO GLI ALIMENTARI – CHIESTO AIUTO ESERCITO – L’incredibile emergenza a Carsoli, dove quasi mille persone bloccate dalla neve hanno dovuto essere in qualche modo rifocillate e aiutate per 24 ore pare, pare avviarsi a soluzione. Molti mezzi sono stati rimandati indietro su altre strade, soprattutto verso Roma. I treni sono invece riusciti a raggiungere la Marsica e Pescara. Mancano corrente elettrica (per circa 5.000 utenti) e comincia a mancare anche l’acqua.
Rivolgendosi ai cittadini, il Governatore dell’Abruzzo, Gianni Chiodi, dopo aver dichiarato lo stato di emergenza regionale, fa appello a non muoversi da casa, se non per motivi di estrema necessità . Fa sapere di aver ricevuto rassicurazioni sul fatto che presto una corsia dell’autostrada A24 sarà di nuovo percorribile e questo consentirà di portare soccorso, a chi ne ha effettivo bisogno, in maniera più agevole. Chiodi informa che gli operatori della Protezione civile, con tutti i mezzi disponibili, stanno operando a pieno regime ma soprattutto per tamponare le criticità più avvertite. Tutte le squadre sono in campo per portare soccorso nelle zone più colpite. Sono quattro i comuni totalmente isolati e tante frazioni addirittura sono prive di energia elettrica. Quindi, il Presidente, anche in virtù delle pessimistiche previsioni meteo dei prossimi giorni, dice alla popolazione di essere realista e di prepararsi ad affrontare anche altri giorni di disagio, magari riconoscendo la priorità degli interventi per chi ne ha più necessità .
Chiodi, dichiarando lo stato di emergenza, ha delegato i prefetti a chiedere l’aiuto dell’Esercito. La situazione su tutto il territorio è estremamente critica, per questo il Governatore ha sollecitato gli stessi Prefetti a disporre la chiusura di tutti gli uffici pubblici per la giornata di lunedì, 6 febbraio. Fà altresì appello a tutti i cittadini a restare in casa, evitando situazioni di pericolo, e di mettersi in circolazione solo per motivi inderogabili e di estrema urgenza. Sono, intanto, due le vittime della neve: due uomini sono morti spalando la neve a Mosciano e Archi, colti da malore.
L’autostrada A-24, per ora, è chiusa e non si viaggia verso L’Aquila e Avezzano. La costa adriatica non è raggiunigibile. Si può farlo soltanto percorrendo la Salaria da Antrodoco a S.Benedetto del Tronto. L’antica via consolare è rimasta in funzione, nonostante attraversi un’area molto montagnosa e colpita dalla nevicate. La A-24, invece, è fuori uso ed è oggi ormai il terzo giorno. Sta però riprendendo a nevicare su buona parte dell’Abruzzo e anche a tratti sulla costa, anche a Pescara. Fa molto freddo e, va ricordato, in Abruzzo oltre 50.000 persone non hanno la corrente elettrica. Vi saranno altre interruzioni di erogazione domani, ma l’Enel non ha fatto sapere dove e quanto dureranno: nessuno sa , insomma, se almeno domani potrà scandarsi, accendere la luce o usare l’acqua calda. All’Enel, evidentemente, non interessa informare gli utenti o non trova conveniente farlo, perchè un’informazione equivale ad un impegno. La situazione è difficile e spesso gli interventi sono davvero impegnativi per personale e mezzi.
A L’Aquila è ripreso a nevicare e sorge il problema del manto nevoso superiore al metro depositatosi sui tetti dei MAP: si teme che possano crollare. Forse non sono stati progettati per sopportare un peso così enorme: del resto dal 1956 nell’Aquilano, dove normalmente le precipitazioni nevose sono modeste o assenti, non si verificava un’emergenza del genere. per molti inquilini dei MAP bisognerebbe scaricare la neve dai tetti, che sono di legno e leggeri, ma non si sa chi debba farlo. In molti casi si è gelata l’acqua. Il manto nevoso, qualche volta, come a Pizzoli, quasi raggiunge e supera le finestre.
Domani saranno chiuse le scuole, ma in molti chiedono anche la chiusura degli uffici, decisione presa anche a Roma, dove la situazione è certo meno pesante per la neve. Nei supermercati comincia a scarseggiare il reparto alimentari: con le autostrade chiuse, sono problematici i rifornimenti. Il freddo è intenso.
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