Autostrade: caos e zero informazioni, da 24 ore nessuno spiega niente


L’Aquila – (aggiornamento) – IN CENTINAIA BLOCCATI A CARSOLI E CHIETI NON SANNO FINO A QUANDO O PERCHE’ – TOTO PEGGIO DI ALEMANNO, SCRIVE ACERBO – OLTRE 7.000 ABRUZZESI SENZA CORRENTE – Per le autostrade A-24 e 25 la situazione è pessima anche questa sera: chiuse a tutti i veicoli. Secondo altre fonti, qualche veicolo sarebbe invece passato verso L’Aquila e Pescara. Tacciono tutte le fonti, nessuna comunicazione da Anas, prefettura, polizia, protezione civile: silenzio totale.
Problemi ormai gravissimi a Carsoli, dove sono fermi centinaia di passeggeri di autobus, vetture private, camion e tir. Abbandonati letteralmente al casello, con freddo intenso, da ormai quasi 24 ore. Nessuno sa cosa accadrà, perchè (ed è questo che stupisce e indigna tutti) nessuno è in grado di fornire informazioni. Assente la polizia, ci sono state anche liti e risse. Circola la notizia, non confermata, di una nuova slavina nei pressi del casello di Tagliacozzo, ma nessuno ne parla. Il sindaco di Carsoli ha detto stasera che mille persone dovranno trascorrere anche una seconda notte nella cittadina, assistiti per quanto sarà possibile.
C’è solo la Croce Rossa che dà una mano, e si dà da fare il sindaco tentando di venire incontro alla gente ormai infuriata e smarrita. Davvero assurdo, ma è ancora una volta così. Va detto che L’Aquila resta isolata, come tanti altri centri, con casi gravi come quello di Pescina (dove mancano persino i medici in ospedale) e di Capistrello. Manca la corrente da 24 ore a S.Valentino, Caramanico e parte di Popoli, ma risulta dall’Enel che gli utenti senza corrente siano complessivamente in Abruzzo oltre 7.500.
Un treno partito da Carsoli dopo ore di blocco si è fermato dopo poco per un guasto. Assistiti i passeggeri, assicura Trenitalia, che però non fa sapere cosa potrà accadere. Sempre dalla solita incompetenza comunicativa, deriva il fatto che non si riesca a sapere se il treno è arrivato poi ad Avezzano oppure no.
Le ore trascorrono, la confusione aumenta, così come la rabbia della gente e ci sono anche problemi di ordine pubblico. Centinaia sono fermi anche dall’altro lato, a Chieti, e non sanno quando e se ripartiranno lungo la A-25. An che in questa situazione, zero informazioni. In questo modo viene trattata la gente che si azzarda a imboccare le autostrade abruzzesi, purtroppo sempre per necessità.
In giornata è stato inviato ad alcuni giornali un comunicato della società Strada dei Parchi sulla situazione (catastrofica) causata dal (previstissimo) maltempo lungo le autostrada A-24 e A-25. Non possiamo riportarlo, perchè al nostro giornale non è pervenuto, ma c’è chi lo ha letto. Così lo commenta Maurizio Acerbo, consigliere regionale RC: “Il comunicato della Società Strada dei Parchi è assai poco convincente. E’ evidente che stanno mettendo le mani avanti. Sembra un bollettino di guerra di mussolini durante la ritirata di Russia: “ingenti forze”, “coordinamento costante”, “ampio spiegamento di uomini e mezzi”, ecc.
Se gli enti locali possono trovare più o meno fondate giustificazioni per l’impreparazione non si può dire lo stesso per una società autostradale.
E’ inverosimile che i collegamenti tra l’Abruzzo e Roma siano stati interrotti, che centinaia di persone compresi malati, anziani e bambini siano rimaste ostaggio di quella che giustamente Guerino Testa ha definito totale disorganizzazione.
L’autostrada non è la città di Roma dove nevica ogni tot anni, il rischio neve sull’autostrada c’è sempre e non si può invocare come scusa che la neve era più del previsto come fa la Società Strada dei Parchi.
Dire che un’autostrada che attraversa le montagne è stata colta impreparata da a un evento nevoso è incredibile. E’ come se una nave da crociera fosse priva di scialuppe!
Pare che Toto per rendere più redditizia la gestione dell’autostrada ha internalizzato molti dei servizi collegati all’emergenza neve che in passato erano affidati a ditte esterne.
Considerato che i cittadini abruzzesi sono ampiamente tartassati dai pedaggi della società di Toto è doveroso esigere la massima efficienza.
La Regione si svegli e cominci a esercitare i dovuti controlli nei confronti del concessionario.
Per quanto mi riguarda presenterò un’interrogazione a Chiodi ma auspico che i parlamentari abruzzesi si attivino per fare chiarezza chiedendo all’ANAS e al Ministero delle Infrastrutture se effettivamente i protocolli a cui dovrebbe essere tenuto il concessionario privato sono stati rispettati.
La politica abruzzese invece di scodinzolare alla corte di Toto cominci a fare il suo dovere.
E non ci vengano più a dire che con le privatizzazioni i servizi funzionano meglio!”


04 Febbraio 2012

Categoria : Cronaca
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