Come volevasi dimostrare
Avezzano – (di Lucia Proto, IdV donne Abruzzo) – Inquietante la notizia, apparsa sulla stampa, sul “furto” dei documenti relativi ai lavori di adeguamento sismico del Liceo Scientifico Vitruvio Pollione di Avezzano. I documenti “scomparsi” nel Complesso dell’ex carcere di San Domenico e “custoditi” presso gli Uffici del Commissario alla Ricostruzione (adiacenti a quelli della Corte dei Conti), sembrano essere anche fatture intestate ad imprese impegnate nella demolizione e ricostruzione della suddetta Scuola Superiore che è stata improvvisamente demolita qualche mese fa, in modo molto affrettato, anche se era risultata agibile subito dopo il terremoto del 2009 e sulla quale erano stati intrapresi inizialmente anche una serie di lavori di messa in sicurezza, con i fondi destinati proprio agli edifici pubblici lesionati dal terremoto dell’Aquila.
Subito dopo la demolizione, l’Arch. Lucia Proto Responsabile Abruzzo IDV Donne, insieme al Capogruppo IDV alla Regione Consigliere Avv. Carlo Costantini avevano fatto richiesta di accesso agli atti al Commissario Delegato per la Ricostruzione fin dal Novembre dello scorso anno, riguardanti lo stesso Liceo Scientifico Pollione, insieme agli altri 6 Istituti di Scuola Superiore di Avezzano, dove si stanno effettuando i lavori di messa in sicurezza.
I tecnici delegati dal Consigliere Carlo Costantini, ing. Giuseppe Manzone e geom. Giuliano Proto, si sono recati il 9 Gennaio scorso a visionare la documentazione sulle Scuole, messa gentilmente a disposizione dai suddetti Uffici della struttura di missione presso il Commissario; ma subito hanno accertato che la documentazione relativa sia al Liceo Pollione sia anche al Liceo Classico Torlonia non era completa, in parte perché secondo la procedura, non sembra sussistere l’obbligo di trasmissione da parte della Provincia (Ente appaltante).
Infatti, la documentazione messa a disposizione nell’ex carcere di San Domenico, risultava carente rispetto a quella richiesta e per quanto riguarda il Liceo Classico Torlonia mancavano: i progetti originari della struttura esistente, l’offerta completa degli elaborati presentati in sede di gara, i computi metrici estimativi delle opere, il contratto stipulato con l’Appaltatore.
I tecnici constatavano inoltre che il progetto preliminare del Liceo Torlonia prevedeva solo opere di rinforzo strutturale, senza alterazioni significative allo stato di fatto dell’edificio e che i tempi di esecuzione sarebbero dovuti essere di circa 90 giorni. Invece, i lavori nel Liceo Classico sono fermi da circa 5 mesi, con aggravio della situazione degli studenti costretti a sistemazioni fuori sede e anche a ripetuti traslochi, con conseguenti enormi disagi nella didattica.
Mentre, per quanto riguarda il Liceo Scientifico Pollione, i tecnici apprendevano che la Struttura di Missione aveva richiesto più volte agli uffici provinciali il progetto definitivo/esecutivo senza avere alcun riscontro e che l’appalto originario comprendeva il consolidamento dell’edificio esistente (l’edificio invece si presenta alla data del 9.1.2012 quasi completamente demolito), insieme ad un nuovo corpo di ampliamento e un non meglio identificato “campus”. Risultava però, che durante i lavori della commissione d’Appalto, né l’ampliamento, né il “campus” rientrassero tra le opere finanziabili. Mancavano completamente agli atti: i progetti originari della struttura esistente, i verbali della commissione giudicatrice, l’offerta completa degli elaborati presentati in sede di gara, il progetto definitivo/esecutivo, i computi metrici estimativi delle opere, il contratto.
L’Arch. Lucia Proto dichiara: “La sparizione della documentazione relativa al Liceo Pollione è un fatto molto grave. E’ molto tempo che ci stiamo occupando di rintracciare tutta la documentazione inerente i progetti di ristrutturazione di questi edifici, in quanto riteniamo doveroso per tutte le famiglie della Marsica e soprattutto per gli studenti di queste Scuole, costretti a vivere quasi tutta la giornata all’interno di containers (a confine con l’immondizia) o in edifici per cui tutta la collettività paga pesanti affitti, oltre ai gravi disagi nella sicurezza e nella didattica delle Scuole, verificare e controllare in che modo le amministrazioni stiano gestendo sia i lavori di messa in sicurezza degli edifici pubblici, sia i relativi fondi destinati ad edifici lesionati nel terremoto del 2009 inserendo miliardari “supporti antisismici” mai collaudati.
Venire a sapere che vi è stato un furto proprio relativo a documentazione inerente gli appalti dei lavori al Liceo Scientifico Pollione, considerate le recenti dimissioni del Commissario alla Ricostruzione arch. Gaetano Fontana nonché le polemiche in corso per gli sperperi alla Provincia e la distrazione, in Regione, dei fondi destinati ai Centri Antiviolenza, ci insospettisce ulteriormente sulla correttezza delle procedure messe in atto”.
Non c'è ancora nessun commento.