Patto sviluppo, tutti preoccupati


Pescara – CNA, CONFARTIGIANATO, CONFESERCENTI, CONFINDUSTRIA, CIA, LEGACOOP, CGIL, CISL, UIL, UGL, CISAL esprimono la loro preoccupazione in ordine allo stato del Patto per lo sviluppo dell’Abruzzo, ai suoi obiettivi, alle sue prospettive, alle strategie che ne definiscono tempi e modalità di attuazione.
“Il Patto – dice la loro nota congiunta – è stato da tutti noi sottoscritto e sostenuto nei mesi scorsi, nella convinzione che solo attraverso una più forte coesione tra le istituzioni, le forze politiche e sociali abruzzesi, possa nascere una nuova stagione per l’economia e lo sviluppo regionali, per il rilancio della capacità competitiva del sistema Abruzzo in una fase di grande difficoltà nazionale oltre che regionale.
Al Patto, in particolare nella sua più alta espressione istituzionale, la Regione Abruzzo, è venuta meno in questi ultimi mesi la capacità di sviluppare un’azione coerente ed incisiva, di coinvolgere più fortemente i diversi attori sociali, di indicare obiettivi realistici, di aggiornare l’agenda istituzionale, di individuare priorità e, soprattutto, di definire un programma strategico ed organico di riforme e interventi orientate allo sviluppo e al rilancio dell’economia. Un’esigenza, quest’ultima, evidentemente collegata al nuovo quadro di riferimento nazionale scaturito dalla nascita del Governo Monti.
La base di una strategia di rilancio del Patto, che per tutti noi non può che essere un nuovo inizio, deve fondarsi sulla ricognizione attenta e puntuale delle risorse disponibili (fondi Fas, Fesr, Masterplan, da bilancio ordinario, etc), sul miglioramento della qualità della spesa e sulla individuazione delle priorità strategiche su cui puntare (riforme istituzionali e strutturali, ricostruzione e rilancio economico e sociale dei centri inseriti nel cratere sismico, ripresa del confronto con il governo nazionale, credito alle piccole e medie imprese, abbattimento della pressione fiscale a carico di imprese e redditi fissi, occupazione, costruzione dei piani di rilancio nelle aree di crisi, completamento di infrastrutture strategiche, snellimento della burocrazia, rilancio delle riforme, rilancio del turismo e dei settori produttivi, politiche per l’innovazione e la ricerca, a partire da una buona legge regionale per lo sviluppo).
Le scriventi sigle ritengono che, al di là delle diverse vedute che pure permangono in ordine ad aspetti non marginali sul percorso di questi mesi, debba prevalere in questo momento soprattutto l’interesse delle categorie produttive, dei lavoratori, delle famiglie abruzzesi, affinché siano messi in campo tutti gli strumenti più efficaci di governo dell’economia, attraverso la più ampia rappresentanza sociale.
In questa prospettiva di unità e profonda emergenza dell’economia reale abruzzese, ritengono di dover tornare tutte insieme a lavorare nel Patto, per avviare una nuova stagione delle politiche di sviluppo regionale, di carattere strategico e operativo, dando così finalmente contenuti, efficacia e concretezza al Patto, a partire dalla condivisione di un’agenda delle priorità”.


02 Febbraio 2012

Categoria : Economia
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