Siamo e saremo sismofragili
L’Aquila – (di G.Col.) – NEGLI EDIFICI SICUREZZA SOLO AL 60% IN DEROGA ALLE NORME ANTISISMICHE – (Foto in evidenza:ç l’arch. Conti e le case di Pettino a ridosso della faglia, evidenziata dalle macchie chiare nella vegetazione) – Da sempre si andava dicendo che le case rimesse in sesto erano più o meno case rattoppate. Spesso semplicemente ristuccate: lavoretti che qualsiasi hobbista sa fare da solo. Chiusura delle lesioni con stucco. Ora a dirlo è, davanti a milioni di persone, nella trasmissione tv Presa Diretta (come abbiamo riferito poco prima che la trasmissione finisse, domenica sera alle 23), nientemeno che il presidente dell’Ordine degli architetti, Gianlorenzo Conti. Un professionista che, evidentemente, è in possesso di una coscienza. La voce interna gli chiede: “Si può far rientrare la gente in edifici che sismicamente non sono in sicurezza, sono… sismofragili?”. In due parole, Conti sostiene che nelle ristrutturazioni della maggior parte degli edifici si garantisce sicurezza antisismica non al 100×100, bensì al 60%. Per fare di più non ci sono risorse sufficienti. Si agisce – incredibile – in deroga alla normativa nazionale.
In pratica, si eludono le norme in materia di protezione sismica, e lo si fa (clamoroso) nella riedificazione della città più sismica d’Italia. Quella già distrutta dal terremoto tre volte nella sua storia dal tredicesimo secolo al 2009. Una verità allucinante che, una volta rivelata da un architetto che rappresenta tutti gli architetti, avrebbe dovuto far saltare dalla sedia il sindaco dell’Aquila, gli altri sindaci del cratere, il commissario Chiodi, il vice commissario, il confermato responsabile della struttura tecnica di missione Fontana, il prefetto, e forse anche molti altri. Invece, secondo la più irriducibile tradizione, nessuno ha dato segni di vita.
Dunque, ciò che dice Conti è non solo vero, ma risaputo. Bisogna infatti ritenere che un sindaco sia informato di una simile situazione, e se non lo fosse, sarebbe davvero un sindaco elusivo come un neutrino.
In quello che ha rivelato Conti in tv non c’è tutto. Bisogna infatti sapere quanti edifici vengono rimessi in piedi, spesso dalle fondamenta, delle migliaia che risultano o risultavano di classe E, ma anche di classi A e B. Bisogna ritenere quanto meno che vi siano ristrutturazioni sicure laddove vengono adoperati gli isolatori sismici, come quelli che sono stati inseriti sotto i pilastri di un edificio a Pettino, sollevato con oltre 140 martinetti, presente l’attrice Maria Grazia Cucinotta, qualche settimana fa. Se neppure gli isolatori sismici danno il 100×100 di sicurezza, cosa si dovrà mai adoperare?
L’aspetto inquietante rivelato dall’architetto Conti va a braccetto con i dubbi, gli interrogativi, le ansie derivanti dalla ricostruzione lungo la faglia attiva di Pettino, come se quell’avviso della natura (oltre tutto a faccia vista, perchè si vede) fosse uno scherzo. Vero è che i dubbi su quella faglia furono sollevati allorchè potenti interessi economici e speculativi destinarono Pettino allo sviluppo edilizio aquilano. Come è vero che nessuno se ne diede per inteso, e men che mai furono sentiti pareri geologici. La possente macchina del denaro andò avanti tritando tutti. Ora si ricostruisce e avviene la stessa cosa.
Non c'è ancora nessun commento.