Chi è assente ha sempre torto
L’Aquila – (di Salvatore Santangelo, PdL) – Come sappiamo, nel nostro Paese, la Costituzione riconosce ai partiti politici un ruolo centrale, tant’è che la nostra viene descritta come una “democrazia dei partiti”. Allo stesso modo siamo tutti consapevoli che si tratta di un’architettura politica che può facilmente degenerare in “partitocrazia” e proprio per evitare ciò è fondamentale l’istanza partecipativa.
Momenti centrali di questo percorso sono dati dalla capacità di aggregare e convincere i propri simpatizzanti/elettori ad assumere un ruolo attivo (tesseramento) e dall’affinamento delle strategie elettorali e delle alleanze (congresso).
Il prossimo 5 febbraio all’Aquila si terrà il primo congresso provinciale del Popolo della libertà. Si tratta di un momento importante non solo per le considerazioni fin qui svolte, ma ancor più per la particolare contingenza che la nostra città si trova a vivere tra ricostruzione ed elezioni amministrative.
Domenica 29 gennaio a mezzanotte scadeva il termine ultimo per presentare le liste e le mozioni congressuali. Risulta pervenuta solo quella “Con Alfano per le primarie – verso un partito partecipato”. Proprio in questo caso vale il detto il nome è tutto un programma: assecondare il percorso di rigenerazione e ricomposizione politico-elettorale del centrodestra, favorire la meritocrazia e il ricambio generazionale, ponendo al centro la designazione della classe dirigente attraverso lo strumento delle primarie. Queste posizioni hanno fin qui raccolto il consenso della stragrande maggioranza dei nostri iscritti. Nella composizione della lista che sosterrà il futuro coordinatore provinciale sono rappresentate anche sensibilità diverse da quelle della precedente maggioranza. Proprio il momento congressuale e la chiara definizione della linea politico-elettorale permetteranno di superare i precedenti contrasti.
Comunque sia, gli iscritti del Pdl sono chiamati tutti a partecipare al congresso di domenica per portare il proprio contributo al dibattito ed eleggere i membri del nuovo coordinamento provinciale. In democrazia chi è assente ha sempre torto e lo ha ancora di più quando questa diventa strumentale per colmare un vuoto di rappresentanza politica.
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