Anno giudiziario Corte d’appello Abruzzo: più reati di sapore mafioso


L’Aquila – GLI AVVOCATI ASSENTI ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO – DEL CORVO SU TRIBUNALI A RISCHIO – Detto, fatto: come avevano annunciato ieri, gli avvocati hanno disertato oggi a L’Aquila la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario 2012 nel distretto della Corte d’appello abruzzese. Le norme governative sulle liberalizzazioni mortificano il ruolo dell’avvocato. Non possiamo mettere un banchetto per strada nel quale fare pubblicita’, offrendo due cause al posto di una oppure promuoverci con insegne luminose installate fuori dai nostri studi. Dobbiamo domandarci se questo e’ l’avvocato che si vuole al posto, invece, di un professionista che lavora con dignita’ e professionalita’ .
Lo ha detto il presidente dell Ordine aquilano, e presidente distrettuale dell Abruzzo, Antonello Carbonara, stamane nel corso della cerimonia, presenti le massime autorità, prima di abbandonare l’aula magna in segno di protesta contro le nuove norme emanate dal Governo in materia di liberalizzazioni che abbracciano anche la categoria degli avvocati. L’abbandono dall’aula da parte di Carbonara e’ stato accompagnato da una dichiarazione del presidente vicario della Corte d’Appello dell’Aquila, Augusto Pace, il quale ha sottolineato: “Non possiamo fare altro che rammaricarci della decisione che priva quest’aula di una importante presenza” .

A PROCESSO I CASI DEL DOPOSISMA – I processi sui crolli degli edifici pubblici e privati a seguito del devastante terremoto del 6 aprile del 2009 e quello contro la Commissione grandi rischi sono stati menzionati nella sua relazione dal Presidente della Corte di Appello , Augusto Pace. dell’Aquila. “Relativamente ai reati di comune pericolo, – si legge nella relazione – va segnalato che sono approdati quasi tutti alla fase dibattimentale i diversi processi attivati dalla Procura dell’Aquila per l’accertamento delle responsabilita’ individuati nei crolli dovuti al terremoto del 5 aprile 2009 (Casa dello studente, Convitto nazionale, Facolta’ di ingegneria, diversi edifici condominiali del centro storico etc) in ordine ai reati di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose conseguenti a eventuali violazioni di regole tecniche di costruzione o di norme antisismiche. Si tratta – scrive Pace nella relazione – di procedimenti che oltre ad avere rilevanza nazionale per il carattere epocale del sisma che ha colpito la citta’ dell’aquila, rivestono particolare interesse per la scienza penalistica, investendo la responsabilita’ di costruttori, amministratori e tecnici con riguardo ai profili fondamentali del rapporto di causalita’ e della colpa. Merita fra essi una menzione particolare per l’elaborazione di innovative tesi giuridiche, il complesso procedimento penal, gia’ in avanzato stato di celebrazione innanzi il Tribunale dell’Aquila, attivato contro i componenti della “Commissione grandi rischi”, chiamati a rispondere di omicidio colposo plurimo aggravato”. Al termine della cerimonia c’e’ stato un intervento del rappresentante dei Radicali Italiani, Orazio Papili, il quale “ha sottolineato l’urgenza di procedere all’amnistia come strumento per affrontare il problema dello sfacelo in cui versa la giustizia in Italia, uno scandalo senza fine che e’ destinato senza interventi a peggiorare”.

GIUSTIZIA CHE VA AVANTI – “Ci fa piacere vedere che nonostante i problemi legati al post-terremoto, la giustizia abruzzese va avanti. I numeri sono lusinghieri, vuol dire che abbiamo una categoria di magistrati particolarmente responsabile. I tempi della giustizia sono un problema italiano, non abruzzese, soprattutto quella civile, e pensiamo che purtroppo la lentezza dei procedimenti civili allontana anche la crescita economica”. Lo ha detto stamane il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, al termine dell’inaugurazione del nuovo anno giudiziario che si e’ tenuto presso la Scuola sottufficiali delle Fiamme gialle di Coppito. Commentando poi gli arresti per tangenti in Abruzzo, tra cui anche quelli di alcuni funzionari della stessa regione, Pagano ha detto: “I procedimenti sono all’inizio, come sempre i giudizi si danno alla fine e dopo che le sentenze sono passate in giudicato”.

DEL CORVO – “Ho apprezzato l’intervento del Presidente Pace nel momento in cui ha messo in evidenza la peculiarita’ del nostro territorio in rapporto alle riorganizzazioni che si stanno facendo dei tribunali soprattutto per quanto riguarda i carichi di lavoro e delle distanze data la morfologia della Provincia dell’Aquila che rappresenta la meta’ dell’intera regione Abruzzo”.
Lo ha detto il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo, al termine della cerimonia di inaugurazione dall’Anno giudiziario della Corte di Appello dell’Aquila. “Noi abbiamo un vero problema infrastrutturale – ha aggiunto Del Corvo – di collegamenti per cui aree come l’Alto Sangro hanno difficolta’ nel venire all’Aquila per discutere un processo. Per cui spero e credo come ha detto lo stesso Pace che il Ministero prenda in considerazione queste problematiche”.

I REATI – In Abruzzo nell ‘anno che si e appena concluso sono aumentati i reati di violenza sessuale, sfruttamento della prostituzione e spaccio di stupefacenti, questi ultimi due in forma associativa; e poi i furti, in particolare nelle abitazioni e supermercati soprattutto sulla costa, e l’ usura, soprattutto dove risiedono soggetti di etnia rom. E’ di elevato allarme sociale – ha detto il presidente vicario della Corte Augusto Pace – l’aumento dei procedimenti per spaccio e di quelli di associazione a delinquere finalizzata alla cessione di stupefacenti, allo sfruttamento della prostituzione, perlopiu’ concentrato nella zona della Marsica e lungo la costa adriatica. Per quanto i canali di diffusione della droga – ha continuato Pace – siano ormai ramificati su tutto il territorio regionale, vanno segnalati gli ingenti sequestri di sostanze stupefacenti nel circondario di Pescara, che fanno ritenere tale centro un punto di riferimento anche per gli acquirenti provenienti da regioni limitrofe . Di particolare rilevanza sociale i reati legati ad attività mafiose e camorristiche, con penetrazione di elementi malavitosi attirati dalla possibilità di affari. Si può parlare di allarme, anche se è da rifiutare l’allarmismo.
Secondo i dati, sono in aumento anche i reati legati all’usura e all’indebita percezione di contributi e finanziamenti statali, di altri enti pubblici o dalla Comunita’ Europea, soprattutto negli uffici giudiziari dell’Aquila e Sulmona, come fenomeno connesso alla ricostruzione post terremoto .


28 Gennaio 2012

Categoria : Cronaca
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