Decreto Salvaitalia o Spremicomuni?

Avezzano – IL PRESIDENTE DELL’ARDEL: ENTI LOCALI IN DIFFICOLTA’ – TESTA DENUNCIA TAGLI PESANTI ALLA PROVINCIA DI PESCARA – Il Governo Monti va avanti a colpi di decreti, finora con grandi maggioranze schierate dalla sua parte, e qualche volta li battezza pure: uno si chiama Salvaitalia, ma se il Paese nel suo insieme pare respirare, non altrettanto avviene per gli enti locali. Specie i comuni. E se per salvare l’Italia è necessario… soffocare i comuni, allora i conti non torneranno.
E’ uno dei temi trattati l’altro ieri ad Avezzano, in un convegno promosso dal presidente nazionale dell’Ardel (Associazione degli enti locali italiani), Gianni Di Pangrazio, foto, marsicano doc, espertissimo manager di enti locali e attualmente impegnato ad alti livelli in Provincia e in Comune a L’Aquila. Obiettivo, individuare gli interventi per consentire agli enti locali, specie i comuni, di superare senza affondare le difficoltà piovute proprio con il Salvaitalia. Leggi: drastici tagli di risorse, in tutto altri 2 miliardi e 900 milioni di euro.
Il convegno si chiamava, come abbiamo annunciato nei giorni scorsi, “Il nuovo volto della Pubblica amministrazione locale alla luce del Salvaitalia”. Presenti il presidente della Provincia Del Corvo e il sindaco di Avezzano, Floris, con circa 200 esperti e amministratori, secondo i quali i tagli potrebbero mettere a rischio, specie nei comuni, le attività proprie degli enti locali a favore dei cittadini.
Per Di Pangrazio, la situazione quanto meno rallenta la crescita dei territori. e a farne le spese più direttamente sono proprio i comuni minori e le associazioni di comuni. Spunta la necessità di studiare rimedi e vie d’uscita, con risparmi e migliori utilizzi delle risorse disponibili. Un impegno che richiede esperienza e professionalità da parte di tecnici ed esperti di pubblica amministrazione. Comunque, un campanello d’allarme e un richiamo all’attenzione. Fare l’amministratore di un ente locale, oggi, richiede grandi capacità, spirito di adattamento e cambiamenti dei punti di vista. Non sono rose e fiori, ma se i soldi saranno di meno, vorrà dire che le idee dovranno essere più. L’Italia del “paga Pantalone”, forse, è sparita per sempre. Confrontarsi con problemi ed esigenze potrà essere duro, ma anche salutare.

TAGLI ALLA PROVINCIA DI PESCARA – “Il Bilancio della Provincia di Pescara per il 2012 è pronto da mesi, e lo dimostra l’approvazione in giunta avvenuta nel mese di novembre. La manovra “Salva Italia”, però, ha modificato pesantemente il quadro. Si prevedono tagli complessivi sul Bilancio della Provincia da 4 a 6 milioni di euro, ancora da definire, che si aggiungono a un taglio iniziale di trasferimenti pari a un milione e 715mila euro che era stato già previsto e inserito nel Bilancio. Siamo in attesa di conoscere il dato preciso prima di andare avanti, considerato che la forbice è troppo ampia, e a questo scopo sono in corso incontri tra l’Upi e il Ministero dell’Interno”.
Lo dice il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, rispondendo alla polemica sollevata dal consigliere di minoranza Antonio Castricone. “Il consigliere del Pd vuole a tutti i costi attaccare la maggioranza di centrodestra ma la questione è tutt’altro che politica”.
A Testa si aggiunge il capogruppo di maggioranza, Angelo Faieta, che replica al segretario del Pd. “Il Partito democratico è allo sbando, le varie correnti esistenti al suo interno hanno fatto perdere la bussola a Castricone che reagisce alla clamorosa sconfitta subita a Montesilvano prendendosela con la nostra maggioranza. Castricone pensi come prima cosa a salvare la sua, di faccia, perché Testa è assolutamente in grado di andare avanti con il pieno consenso degli elettori, e lo dimostra il recente sondaggio de Il Sole 24 Ore che attribuisce al presidente della Provincia il 55,5 per cento dei consensi, più del giorno dell’elezione”.

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