Lusi su riparazione ingiusta detenzione


L’Aquila – Ieri sera al Senato è stato votato e approvato all’unanimità l’emendamento presentato dal Sen. Luigi Lusi (foto) del Pd, per introdurre la retroattività nella legge sulla riparazione per ingiusta detenzione. Lo rende noto Giulio Petrilli, ricordando che “lo stesso è stato discusso nell’ambito degli emendamenti al disegno di legge del dl sul sovraffollamento delle carceri. Grazie alla sensibilità e all’impegno tenace del Sen. Lusi la lunga e difficile battaglia su questo tema ha trovato ieri sera una soluzione positiva”, dice Petrilli.
Soddisfazione anche per l’approvazione all’unanimità di un emendamento come questo che trattava un tema molto delicato e complesso, ma sentito fortemente da diverse persone.
Io sono una di queste, in quanto ho scontato quasi sei anni di carcere per poi essere assolto in appello, con sentenza definitiva della cassazione prima dell’ottobre 1989, data di entrata in vigore della legge sul risarcimento per ingiusta detenzione.
Purtroppo tutte le persone che, come per il mio caso, dopo la detenzione hanno avuto sentenza definitiva di assoluzione prima di quella data, non hanno potuto fino ad oggi essere risarcite in quanto la legge non era retroattiva.
L’approvazione dell’emendamento di ieri serve a superare questa disfunzione del diritto e quindi risarcire chi è stato privato ingiustamente della libertà personale che è un diritto inalienabile sancito dalla Costituzione.
Infatti il comma 4 dell’art. 24 della stessa recita testualmente: “La legge determina le condizioni e i modi per le riparazioni di errori giudiziari”.
Quella dell’introduzione della retroattività nella legge sulla riparazione per ingiusta detenzione è stata una battaglia molto lunga e difficile che ha richiesto tanto impegno, su questo stesso tema infatti negli anni scorsi sono stati presentati diversi disegni di legge, ma nessuno di essi è stato mai calendarizzato, nonostante iniziative di sollecitazione con petizioni, appelli, scioperi della fame, iniziative pubbliche.
(Ndr) – Dignitosa e civile la battaglia di Lusi e di quanti, come Petrilli, si battono da tempo per un obiettivo sacrosanto. A noi, tuttavia, la notizia appare meno bella: è triste, infatti, che in un paese civile (?) ci si debba battere e seguire itinerari tanto lunghi e faticosi, per stabilire semplicemente il diritto di chi ha subito la galera senza meritarla ad un risarcimento. Che sia accaduto prima o dopo un certo tempo, poco importa. Quindi retroattività scontata, ovvia. Se fossimo davvero un paese civile, tutto ciò sarebbe scontato e regolato da leggi chiare e semplici già da molto tempo. E’ come dover faticare per stabilire che, se piove, si deve aprire l’ombrello. L’Italia ha davvero tanta, tanta strada da percorrere per essere Europa.


25 Gennaio 2012

Categoria : Politica
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