Bertolaso indagato per omicidio colposo
L’Aquila – LA PROCURA AGISCE IN BASE ALLA DENUNCIA DI VALENTINI (foto) - La Procura della Repubblica ha iscritto sul registro degli indagati, ipotizzando il reato di omicidio colposo, l’ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso. La Procura ha aperto un’inchiesta su Bertolaso parallela a quella che ha portato al processo alla Commissione Grandi rischi. L’attivita’ d’indagine e’ stata avviata dalla polizia giudiziaria della Procura della Repubblica dopo la denuncia presentata venerdi’ scorso nei confronti di Bertolaso dall’avvocato aquilano Antonio Valentini, (che nell’ambito del processo sui sette membri della Commissione grandi rischi, assiste numerose parti civili) a seguito della diffusione di una telefonata intercettata tra lo stesso Bertolaso e l’ex assessore della Regione Abruzzo, Daniela Stati.
Nella conversazione datata 30 marzo 2009, il giorno prima della riunione della Commissione Grandi rischi, Bertolaso definiva la convocazione degli esperti “una operazione mediatica” e che la riunione era stata convocata “perche’ vogliamo tranquillizzare la gente”. Dopo la diffusione su internet, il contenuto della telefonata e’ stata poi verbalizzata dagli investigatori e trasmessa negli uffici della Procura come notizia di reato. Il fascicolo e’ stato affidato al pm Fabio Picuti, titolare (insieme al Procuratore capo della Repubblica dell’Aquila) della maxi inchiesta sui crolli degli edifici pubblici e privati a seguito del sisma del 6 aprile del 2009, compresa quella sulla Commissione grandi rischi, “approdata” nella fase dibattimentale. L’udienza e’ fissata per domani mattina.
L’intercettazione della telefonata tra Guido Bertolaso e Daniela Stati figura tra le 2.500 intercettazioni telefoniche tutte di Guido Bertolaso. Sono agli atti del processo dello scandalo G8 alla Maddalena, ma la gran parte di queste non sono mai state trascritte, in quanto non pertinenti con l’indagine sullo scandalo del G8 alla Maddalena sui grandi eventi e alcuni appalti e che porto’ in carcere quattro persone (tra i quali l’ex presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici, Angelo Balducci, e il costruttore romano Diego Anemone) e al coinvolgimento, come indagato, di Guido Bertolaso. La Procura di Firenze cercava prove che poi ha trovato nei contatti di Bertolaso con l’imprenditore Anemone, finendo per ascoltare la telefonata tra Bertolaso e la Stati.
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