Doni Fiat spariti e bocche cucite

“Inabruzzo.com” pubblicò per primo, una sera ad ora inoltrata (appena ricevuta la conferma dal sindacato dei vigili del fuoco) la incredibile storia dei mezzi Fiat donati (e spariti), che in un altro paese, in un’altra regione e in una città diversa da L’Aquila, avrebbe avuto l’effetto di un’esplosione. La Fiat aveva donato quasi tre anni fa mezzi movimento terra del valore di 860.000 euro (sei mezzi), per facilitare la rimozione delle macerie del terremoto. Un bel gesto, e la Fiat ne ha compiuti per L’Aquila anche altri. Ricordiamocelo.
Il sindacarto dei vigili denunciava, in sostanza, che tali mezzi erano spariti, mai arrivati a L’Aquila e finiti chi sa dove. I vigili del fuoco sono Ministero dell’Interno. Pubblicando la storia (ora ripresa e amplificata da Striscia la notizia) pensavamo: domani chi sa cosa succede… Ingenui, nonostante tutto, perchè in Abruzzo e a L’Aquila può accadere l’incredibile. Accadde: non vi fu una sola risposta, un solo intervento. Tacquero prefettura, questura , sindaco, protezione civile, regione, partiti politici, sindacati, comitati e quanti altri vivono – solitamente – parlando e sparlando, blaterando e comunicando. Un mistero, una storia da giro del mondo, una vicenda di fronte alla quale tutti avrebbero dovuto agire all’istante, facendo chiarezza e luce sui retroscena o magari (vogliamo sperare) gli equivoci, o la solita burocrazia.
Sono passate settimane, e ancora nessuno ha parlato o è intervenuto. Solo Striscia la notizia, che ha captato la storia e ovviamente l’ha raccontata. Ma la storia l’avevamo già rivelata tutta, quindi a L’Aquila e in Abruzzo la sapevano tutti… Quali santuari inviolabili sono da proteggere?