Bertolaso si difende (per ora) in tv
L’Aquila – E’ lo stesso Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile nel momento del terremoto a L’Aquila, a ritenere possibile la propria iscrizione nel registro degli indagati per la morte delle 309 vittime delo sisma. Anzi, Bertolaso sospetta di dover arrivare l’8 febbraio a testimoniare nel processo alla Commissione grandi rischi, non più solo nella veste di persona da sentire, bensì anche come indagato insieme con i componenti della Commissione. E fin da ora si difende, come ha fatto in tv a La7, intervistato dal giornalista Antonello Piroso. Il tutto visto come una ricerca di capri espiatori, dice Bertolaso, grazie anche a denunce di origine politica (c’è un esposto di Rifondazione comunista dell’Aquila): insomma, qualcuno vorrebbe oggi fargli pagare il conto, mentre solo un anno fa Bertolaso era, per molti, un salvatore della patria.
Nell’intervista – partita da altri argomenti, soprattutto il coinvolgimento dell’ex sottosegretario nell’inchiesta G8 – la telefonata tra Bertolaso e l’ex assessore abruzzese Daniela Stati, rivelata dal sito di Repubblica diventa un punto interrogativo.
Come mai una registrazione effettuata nell’ambito dell’inchiesta G8 – si chiede Bertolasso – in barba alla tutela della privacy spunta su un giornale?
E come mai questo avviene proprio alla vigilia della testimonianza dell’8 febbraio? Va ricordato, ad onor del vero, che la demolizione di Bertolaso stride con la venerazione e la considerazione che quasi tutti ne ebbero subito dopo il sisma, quando la Protezione civile lavorò nel migliore dei modi e senza perdere neppure un’ora, per mettere al coperto decine di migliaia di persone. Allora in tanti ammiravano Bertolaso, oggi in molti lo vorrebbero alla gogna. Eccessi e perdita di obiettività e di misura che, nel tempo, diventano scenari politici in cui combattere le tenzoni e le violente risse politiche di cui questo paese non riesce a liberarsi. L’8 febbraio, comunque, nella piccola aula del tribunale dell’Aquila ci saranno ancora una volta momenti di grande tensione, e forse colpi di scena.
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