Appello al premier Monti


L’Aquila – LO FIRMANO SETTE PARLAMENTARI ABRUZZESI – IDV: L’ORDINANZA BLOCCA LA RICOSTRUZIONE – I parlamentari Giovanni Lolli, Vittoria D’Incecco, Tommaso Ginoble, Giovanni Legnini, Luigi Lusi, Franco Marini, Lanfranco Tenaglia hanno inviato al presidente del Consiglio Monti una lettera sulla situazione a L’Aquila dove la crisi si diffonde, insieme con la sfiducia, e la ricostruzione è ferma:
“Le scriviamo per chiedere cortesemente di essere ricevuti al più presto da Lei o da un membro del Governo da Lei indicato per esprimerLe un allarme relativo allo stato in cui versa la ricostruzione della città dell’Aquila e dei Comuni colpiti dal terremoto del 6 Aprile 2009. Vogliamo esprimerLe la nostra viva preoccupazione per il fatto che questo grandissimo problema nazionale continui ad essere relegato ai margini dell’attenzione politica e dell’azione di Governo
La ricostruzione è praticamente ferma
1) Ferma la ricostruzione delle abitazioni, a causa dei ritardi da parte della struttura commissariale nell’indicare le linee guida ed a causa di un processo di valutazione dei progetti complicatissimo ed astruso, con la conseguenza che decine di migliaia di persone continuano a rimanere fuori delle proprie abitazioni nella condizione disagiata di sfollati e lo Stato è costretto a caricarsi costi molto consistenti per assistere le popolazioni sfollate
2) Ferma la ricostruzione dei beni culturali e monumentali non essendo prevista nessuna misura e nessun finanziamento specifico, come invece è accaduto in altri territori colpiti da terremoti. Stiamo parlando di un patrimonio immenso di chiese, palazzi, piazze che rappresentano una ricchezza dell’intero Paese e che rischia, ogni giorno di più, il degrado
3) Totalmente assente qualsiasi misura a favore del lavoro e delle attività economiche – è di oggi la notizia che la “Zona Franca”, misura prevista dalla legge 77\2009 sul terremoto, non verrà concessa dalla Commissione Europea –
In questa situazione, negli ultimi giorni, sono state firmate dal Suo Governo due ordinanze a nostro avviso pesantemente discutibili nel merito ( prevedendo fra l’altro di ridurre consistentemente contributi a cittadini che rimangono, non certo per loro responsabilità, nella condizione di sfollati) e soprattutto non concordate in nessun modo con il Sindaco dell’Aquila e con gli Amministratori degli altri Comuni. E’ la prima volta che viene seguito un metodo e un iter simile, cosa tanto più grave perché accentua quello che per noi è esattamente il problema che blocca la ricostruzione : la scelta di assegnare a strutture commissariali non solo l’emergenza ma anche la ricostruzione, espropriando, di fatto, i legittimi rappresentanti delle popolazioni, senza che tutto ciò abbia prodotto maggiore efficienza e rapidità, determinando anzi confusione e sovrapposizioni
Sappiamo bene quanto, Lei e gli altri membri del Governo, siate impegnati in un opera complessa e difficile che noi sosteniamo con impegno e lealtà, tuttavia le chiediamo di inserire all’interno delle priorità la vicenda nazionale della ricostruzione dell’Aquila e del suo territorio
Nell’incontro che speriamo Lei vorrà concederci le forniremo i dettagli di proposte ragionevoli ed efficaci contenute, per altro, nella proposta di legge di iniziativa popolare e nei documenti unitari prodotti da tutti i rappresentanti delle forze sociali del territorio. Le chiediamo inoltre, tra i suoi numerosissimi impegni, di programmare prima possibile una visita ad Aquila. Ci creda, solo vedendo è possibile farsi un’idea di questa incredibile ferita ancora aperta nel cuore del nostro Paese”.

IDV E ORDINANZA – Scrive Lelio De Santis dell’IdV: “L’ordinanza 3996 del Presidente del Consiglio dei Ministri che detta le regole per la ricostruzione dei centri storici rappresenta un’altra mazzata per la rinascita della città e dei Paesi del cratere e richiede risposte ferme ed unitarie da parte di tutte le forze politiche, sociali e civiche, non sparate isteriche ed irrazionali.
Non cambieremo l’ordinanza con la gara a Chi strilla di più né convinceremo il Premier Monti a mandare via tutta l’attuale governance, che ha dimostrato la sua inutilità, nonostante le ingenti risorse che ha assorbito.
Non mi convince l’atteggiamento degli amministratori regionali e comunali del PdL, che cercano di utilizzare in chiave elettoralistica contro Cialente l’ordinanza ammazza-città, dimenticando il ruolo negativo del commissario, Chiodi, e la gestione verticistica e propagandistica che il Governo Berlusconi ha fatto del dramma aquilano.
Non apprezzo, allo stesso modo, le sparate del sindaco, Cialente, che denuncia giustamente le negatività dell’ordinanza e se la prende con tutti, ma non ha l’umiltà di fare una minima e realistica autocritica, per la sua condotta passata ed anche per l’incontro che Egli ha avuto di recente con il Premier, Monti, da lui – ma solo da lui – giudicato in modo positivo e foriero di un cambio di rotta.
I Presidenti del Consiglio dei Ministri cambiano, ma l’atteggiamento poco positivo verso L’Aquila e poco comprensivo delle ragioni e dei diritti degli Aquilani rimane lo stesso: non sarà anche perché questa classe politica regionale e comunale ha scarsa credibilità e poca capacità di parlare lo stesso linguaggio ai governanti, preferendo litigare su tutto?
Intanto, sarebbe cosa utile se il Sindaco ed il suo Partito, come gli Amministratori del PdL, che sostengono il Governo Monti, facessero pesare il loro ruolo decisivo di Partiti di Maggioranza ed a subordinare il loro voto favorevole al Governo alla modifica dell’Ordinanza ed all’appprovazione in Parlamento della Legge per L’Aquila. Oltre alla battaglia delle parole, serve la battaglia delle iniziative politiche ferme e chiare, a favore di una città e di un territorio, che non possono essere dimenticati”.


20 Gennaio 2012

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.