“I forconi? Gente onesta, non mafiosi”
Ofena – Scrive Dino Rossi, fondatore del movimento COSPA Abruzzo: “Il Cospa Abruzzo il movimento dei forconi li ha visti nascere. Con le persone che hanno creato il movimento dei forconi ci siamo conosciuti quando siamo stati a Roma con i trattori e posso garantire che le illazioni sulla mafia sono pura fantasia. Anche se fosse: dov’è la differenza tra mafia e certi politici?
In questo ultimo periodo il movimento dei forconi ha fatto un lavoro immane nel coinvolgere tutti i contadini e le altre categorie. Qualcuno adesso vuole infangare questo movimento con accuse calunniose al fine di non far dilagare la protesta.
Probabilmente sono proprio quelli che sono sempre stati ai quadri di comando, gli stessi che guidavano i nostri politicanti ignoranti, sempre gli stessi che da sempre hanno bivaccato nei meandri dei ministeri tenendo relazioni con gli altri stati e con le multinazionali. Ora sono al comando con l’aiuto della politica. Adesso si permettono di definire mafiosi il Movimento dei Forconi. Noi pensiamo che i mafiosi sono altrove , magari quelli che hanno fatto vivere le mucche 83 anni sulla carta,(per chi non lo sapesse le mucche vivono 8-9 anni,) gli stessi che progammanrono la vaccinazione obbligatoria per la blue tongue con gravi danni agli allevamenti e con uno sperpero di denaro pubblico. Una vaccinazione costata miliardi di euro per distruggere allevamenti. La procura archiviò il caso:sarà un caso? Gli stesi che hanno creato allarmismo per l’aviaria, per la mucca pazza, tutto per istaurare unità di crisi. In realtà queste malattie inventate serviva per accedere ai fondi comunitari e guidare i mercati a loro piacimento favorendo i loro loschi disegni.
Conosco personalmente i referenti del movimento dei forconi: con Giuseppe Scarlata ci siamo conosciuti a Roma da allora c’è nato un legame di sangue, a seguire ho conosciuto Mariano Ferro, poi Padre Rosa un parroco vecchio stampo. Giuseppe e Mariano due persone umili che si sono spezzati la schiena per sfamare la loro famiglia, tirando fuori dalla terra un reddito che a mano a mano si sono visti assottigliare come tutti noi agricoltori grazie ad accordi presi da questi tecnici nelle stanze dei bottoni. Ora ci definiscono mafiosi! Un appello a tutti i contadini, artigiani, piccoli imprenditori di ogni genere, alzate il capo, se avete ancora un goccia di sangue nelle vene, allora vi dico: diamoci da fare, perché noi siamo persone oneste i ladroni li abbiamo a Roma, bivaccano da anni dentro le mura dove c’erano i Patrizi. Patrizi che si sono evoluti. L’impero romano si è ricostituito è la nuova CE con sede è a Roma, ma questa volta i Galli arrivano dalla Sicilia non ci rimane che dar loro una mano”.
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