Cialente: “Solo insieme possiamo farcela: per ora città fantasma,disastro senza precedenti”
L’Aquila – “Se non agiremo tutti insieme, al di la’ di interessi di visibilita’ personale o di indicazioni di parte, temo che non ce la faremo”. Lo ha affermato il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, in apertura dei lavori straordinari del consiglio comunale dedicato ai problemi legati al terremoto. “Quello che e’ accaduto all’Aquila – ha aggiunto Cialente – non ha precedenti. Domani, alla Camera, verra’ votata la manovra cosiddetta Tremonti ter, che contiene la norma, folle e scellerata, che ci obblighera’ a tornare a pagare le tasse e i tributi tra cinque mesi. Un’ingiustizia, rispetto alla quale e’ umiliante dover spiegare che non ce la facciamo a pagare. Perche’ L’Aquila e’, ancora, una citta’ fantasma ed e’ impensabile credere che tra soli cinque mesi tutto possa tornare normale. Chi sta seguendo questa vicenda sa bene che c’e’ uno scontro fortissimo anche all’interno della maggioranza di governo, poiche’ difficilmente, anche in finanziaria, potranno essere reperite le risorse per la ricostruzione. Per questa ragione, di fronte a tale drammatica evidenza, mi spiace dover constatare che vi sia chi, come il capogruppo Pdl in Regione, parli di ‘sceneggiata’. La ricostruzione – ha detto ancora Cialente – ce la pagheremo da soli ma, forse, se fossimo stati piu’ uniti e piu’ decisi, si sarebbe evitata questa vergogna. E, a proposito, mi domando che senso abbia parlare di ricostruzione, quando siamo ancora in piena emergenza. L’Aquila e’ ancora vuota, esattamente come il 10 aprile. Ci sono pesanti ritardi. L’ordinanza per le abitazioni di categoria A, B, e C e’ stata firmata il 25 maggio ed e’ uscita il 6 giugno, ma le linee guida sono state pubblicate solo il 23 luglio. Il risultato e’ che, per gli edifici di categoria B, che da soli sono 10 mila, i progettisti hanno potuto iniziare a lavorare solo ora. Bisogna cambiare la governance – ha dichiarato ancora Cialente – perche’ non e’ possibile che le ordinanze piovano dall’alto, per poi rivelarsi sbagliate obbligando a ricominciare daccapo. Dopo 112 giorni si e’ visto chiaramente che il sistema non funziona e va cambiato. Il ruolo degli enti locali deve essere maggiore e piu’ incisivo. Servono case per tutti, perche’ quelle previste, anche considerando ipotetiche requisizioni, non bastano e, se rientrassero tutti gli aquilani che sono sulla costa, non saprei dove farli abitare. Bisognera’ inoltre prevedere abitazioni per gli studenti, poiche’ altrimenti l’universita’ non potra’ ripartire”. Il sindaco ha auspicato una maggiore sinergia con il Consiglio comunale, attraverso riunioni continue con la conferenza dei capigruppo, e con la Regione Abruzzo. “La Regione – ha dichiarato Cialente – deve chiarire quanto, all’interno del piano finanziario, e’ stato stanziato per il territorio aquilano e le sue attivita’ produttive”. Infine un accenno alla giunta, che, secondo Cialente, deve essere ristrutturata, in termini di deleghe, per rispondere all’emergenza e che deve lavorare fianco a fianco con il Consiglio comunale. “L’ordinanza per le abitazioni classificate E – ha concluso Cialente – deve essere rivista, anche perche’ e’ assurdo dire che si possono ricostruire dov’erano quartieri a rischio sismico, soprattutto visto che e’ ancora in corso la micro zonizzazione del territorio. Ci aspetta un compito molto difficile, ma, insieme, ce la faremo”.
(Nella foto Col: Massimo Cialente fotografato sabato 25. Alle sue spalle lo slogan della festa del PD)
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