“Vite ritrovate” di Gianni Paolelli


(di Goffredo Palmerini)
Giovedì 26 Gennaio 2012, alle ore 17.30, presso il Centro Studi Emigrazione a Roma (www.cser.it) si terrà presentazione del volume “Vite ritrovate, Emigrazione e letteratura italiana di Otto e Novecento” di Gianni Paoletti. Il testo è edito dalla Editoriale Umbra di Foligno per la collana “I Quaderni del Museo dell’Emigrazione” (www.emigrazione.it). Introdurranno René Manenti, dello CSER e Catia Monacelli, Direttore del Museo Regionale dell’Emigrazione “Pietro Conti” di Gualdo Tadino. Il volume sarà illustrato dallo scrittore e giornalista Francesco Durante e dallo stesso Autore del volume Gianni Paoletti.
Il libro ricostruisce il manifestarsi letterario, spesso “marginale”, disperso ma acuto, di un evento per molti versi fondante della storia nazionale, dalla fine del secolo XIX fino a quanto uscito negli ultimi due decenni, durante i quali un’autentica fioritura di titoli ha rinnovato un interesse specifico per la figura del migrante. Gli scrittori italiani che compongono un ideale canone letterario classico fra Ottocento e Novecento si sono soffermati solo parzialmente o episodicamente sull’emigrazione italiana. Un oblio – una certa rimozione persino – che non ha, tuttavia, impedito la comparsa di romanzi e racconti di grande finezza su questa enorme esperienza collettiva, che è anche uno dei nodi di maggiore momento della vicenda storica italiana.
Da De Amicis a Pavese, da Pirandello a Gadda, da Pasolini a Sciascia, passando per Silone, Calvino, Jovine, Piovene, Levi, Soldati, Borgese, Sgorlon, e per diverse altre notevoli voci della narrativa contemporanea, gli emigranti sono comparsi in pagine talora bellissime, e sovente assai difformi per stile, moventi ed esiti. Il libro ricostruisce questo manifestarsi letterario, spesso “marginale”, disperso ma acuto, di un evento per molti versi fondante della storia nazionale, dalla fine del secolo XIX fino a quanto uscito negli ultimi due decenni, durante i quali un’autentica fioritura di titoli ha rinnovato un interesse specifico per la figura del migrante.


19 Gennaio 2012

Categoria : Storia & Cultura
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