Gente e politici per la mobilitazione


L’Aquila – RICCIUTI: MONTI FA LA GUERRA A L’AQUILA – I cittadini e con loro molti politici, sindaco Cialente in testa, scelgono la mobilitazione contro il blocco della ricostruzione che non parte e non partirà, stando a ciò che tutti possono verificare: filiera ferma, carte, ritardi, silenzi e un governo indifferente, che “si sta comportando peggio di quello precedente”. Le razioni della città partono da un’assemblea, che rilancia la mobilitazione e annuncia manifestazioni e proteste per il mese di febbraio, secondo varie modalità. Migliaia di progetti da esaminare e da approvare, che avrebbero dovuto essere pronti a fine 2011: rinviati, si dice oggi, a marzo-aprile. Ma nessuno crede davvero che entro quella data possa avvenire qualcosa che significhi lo sblocco della paralisi attuale. Le date e le forme della protesta saranno rese note. Atteggiamento analogo in consiglio comunale, dove è il sindaco a protestare contro i tagli delle risorse, l’assenza del governo, il blocco della ricostruzione da parte di “truppe di occupazione”, dei commissariamenti, delle filiere paralizzate che “bloccano tutto”. A parlare, del resto, sono i fatti: la ricostruzione non c’è, non è cominciata e molti cominciano a pensare che non ci sarà neppure.

RICCIUTI – Scrive il consigliere regionale Luca Ricciuti: “Appare evidente la dichiarazione di guerra alla ricostruzione della città dell’Aquila operata dal governo Monti dopo il varo dell’OPCM 3996. Nei fatti le risorse per gli interventi nei centri storici vengono equiparate a quelle delle periferie; inoltre viene decapitata completamente la struttura esterna che presiedeva l’esame e l’approvazione dei progetti.
Oltre la drammaticità del momento va evidenziata con amara ironia l’uscita del Sindaco Cialente in Consiglio Comunale.
Ha dichiarato stima infinita nei confronti del governo Berlusconi!!! Nei fatti ha chiesto il ritorno dell’intervento della Protezione Civile con un immediato cambio di governance!!! Si!!! Gli stessi sui quali aveva riversato una vagonata di letame nei mesi scorsi! Finalmente!
E’ chiaro che tenta di coprire i danni che la sua amministrazione ha provocato, non ultimo la mancata redazione del piano di ricostruzione cosa che ha generato in parte, la 3996.
E adesso? Bene, Massimo Cialente ci dice che il 26 gennaio varerà il Piano e se questo non genererà un cambio di rotta rispetto alla definizione delle risorse per i centri storici da parte del “nemico” Monti, staremo affianco a lui nella “guerra” contro chi a quel punto avrà violato apertamente il cosiddetto “Lodo Letta”. Ma ora è il momento di operare con coerenza. Non passiamo dalla parte del torto. Ed anche i problemi di governance dei progetti diverranno oggetto di confronto serrato con chi tenta di “fregarci” in maniera così sfacciata!”.


19 Gennaio 2012

Categoria : Cronaca
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