Operazione Caligola alla Regione Abruzzo: 7 arresti
L’Aquila – SOTTO IL NOME DELL’IMPERATORE CHE FECE SENATORE UN CAVALLO – La Squadra Mobile di Pescara, agli ordini del dr. Muriana, ha arrestato sette persone nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura Antimafia dell’Aquila riguardante l’affidamento pilotato di alcuni appalti in cambio di favori per contratti di consulenza o assunzioni. L’operazione, denominata, Caligola, è stata condotta dal Procuratore Rossini e dal sostituto Picardi ed ha portato all’arresto di sette persone fra politici, dirigenti regionali e imprenditori con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione aggravata.
L’indagine, che si è avvalsa di numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali, riguarda un’associazione a delinquere scoperta dagli inquirenti per l’affidamento illecito di appalti alla società Ecosfera e di una commessa per la realizzazione di un sofwtare alla Cyborg, in cambio di consistenti contropartite economiche e di assunzioni clienterali. L’appalto riguardava in particolare il servizio di valutazione del programma di cooperazione transfrontaliera Ipa Adriatico 2007-2013, e la commessa era relativa alla realizzazione di un programma applicativo software per il monitoraggio del Por-Fesr 2007-2013.
Le persone arrestate sono:
Duligo Gruttaduria, 61 anni, presidente del CdA della Ecosfera di Roma, residente a Carsoli, la moglie Anna Maria Teodoro, 60 anni, socia della Ecosfera, Lamberto Quarta, 57 anni, consulente della Ecosfera residente a Francavilla, Giovanna Andreola, 55 anni, dirigente del Servizio Attivita’ Internazionali presso la Regione Abruzzo, il marito Michele Galdi, 57 anni, Corrado Troiano, 47 anni, socio della societa’ Cyborg srl di Chieti; Mario Gay, 58 anni, residente a Roma, vice presidente dell’Osservatorio Interregionale Cooperazione Sviluppo (OICS).
I primi quattro sono in carcere, gli altri ai domiciliari. Tutti, tranne Gay, sono indagati per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione aggravata. Galdi è indagato per il reato di corruzione aggravata, mentre Gruttadauria, Teodoro, Quarta, Andreola e Gay per il reato di falso in atti pubblici e occultamento di atto pubblico. Lamberto Quarta, fu già arrestato nel luglio del 2008 per le vicende che portarono la Giunta regionale di Ottaviano del Turco ad essere decapitata dall’inchiesta sulla sanitopoli abruzzese. (Nelle foto la dirigente Andreola insieme al presidente della Regione e all’assessore alle attività produttive della Regione Abruzzo, Lamberto Quarta e un logo IPA)
L’indagine che ha portato agli arresti di oggi nell’ambito dell’operazione Caligola ha tratto spunto da un contratto di collaborazione stipulato tra la societa’ Ecosfera Gruppo spa e Lamberto Quarta. Per quanto riguarda l’aggiudicazione di una gara pubblica per l’affidamento del servizio di valutazione in itinere del programma di Cooperazione transfrontaliera Ipa Adriatico 2007-2013, pubblicata il 28 dicembre 2010 e relativa alla valutazione dell’IPA, la societa’ Ecosfera ha avuto la meglio per un milione di euro, mentre per l’acquisizione di altre commesse e’ stata favorita la societa’ Cyborg srl di Troiano. In particolare, a questa societa’ e’ stata attribuita la commessa di circa centomila euro per la realizzazione di un software in grado di gestire la valutazione del POR FESR (Programma Operativo Regionale 2007-2013 – Fondo Europeo Sviluppo Regionale). Cio’ e’ avvenuto grazie alle particolari relazioni che Quarta ha saputo tessere con il funzionario regionale Giovanna Andreola, a cui era ed e’ legato da vecchia amicizia, risalente all’epoca in cui era governatore Ottaviano Del Turco e Quarta era il segretario generale della presidenza della Giunta regionale. Questa amicizia, per gli investigatori, si e’ consolidata grazie ai rapporti d’affari intercorrenti tra Quarta e il marito della Andreola, l’ingegnere Galdi, pure lui legato da rapporti di collaborazione sia con la Cyborg srl che con il gruppo Ecosfera spa, anche attraverso societa’ correlate a quest’ultima come la Welfare Net srl.
“Caligola”. E’ il nome dell’operazione di oggi della squadra mobile di Pescara che deriva dal commento di uno degli indagati, Duilio Gruttadauria, presidente del consiglio di amministrazione e socio della Ecosfera Gruppo spa di Roma, in merito alle presunte imposizioni e pretese del potente di turno. Ripercorrendo con la moglie Anna Teodoro le vicissitudini imprenditoriali, riguardo agli appalti vinti, i due osservano che alcuni rappresentanti delle istituzioni pretendono, come contropartita, che siano assicurati posti di lavoro e contratti di consulenza. E Gruttadauria traccia in quella occasione un’analogia tra le assunzioni clientelari che gli sarebbero state richieste e la leggenda del cavallo di Caligola imposto come senatore dall’imperatore romano. L’esternazione e’ stata intercettata nel corso dell’inchiesta e dall’ascolto del colloquio emerge “in modo evidente – sostiene la squadra mobile – che il meccanismo dell’affidamento di commesse pubbliche si fondava sul piu’ totale dispregio delle norme sull’evidenza pubblica a tutela dell’imparzialita’ e della trasparenza”.
CALIGOLA – (Gaio Cesare Germanico, detto Caligola, in un busto celebrativo) – Perchè è stato usato il nome dell’imperatore romano Caligola per “battezzare”, come si usa sempre, questa ennesima clamorsa operazione giudiziaria che colpisce anche la Regione Abruzzo? Semplicemente ispirandosi a quanto avrebbe detto uno degli arrestati, che, riferendosi alle insaziabili pretese di chi dispensava favori in cambio di tornaconti, parlò di Caligola che fece senatore un cavallo. Naturalmente solo una leggend, ma significativa. Una pretesa che un imperatore romano, anche se evidentemente fabbricitante e vaneggiante, poteva forse permettersi: un delirio di onnipotenza. O forse altri significati che emergeranno nel corso dell’inchiesta, che pare sia solo agli inizi. Gaio Giulio Cesare Germanico meglio conosciuto come Gaio Cesare o Caligola, fu il terzo imperatore romano, appartenente alla dinastia giulio-claudia, e regnò dal 37 al 41. Le fonti storiche pervenute lo hanno reso noto per la sua stravaganza, eccentricità e depravazione, tramandandone un’immagine di despota. L’esiguità delle fonti fa comunque di Caligola, un omone alto 1,90, rozzo e smodato, il meno conosciuto di tutti gli imperatori della dinastia. Fu assassinato da un gruppo di sue guardie.
L’accostamento con vicende abruzzesi è sicuramente spregiativo. Certo la Regione Abruzzo, come istituzione, non ne esce bene. Ormai ha dei record blindati: arresti in massa di politici per ben due volte /giunte Salini e Del Turco), inchieste numerose, indagati, processati. E’ una regione che non lesina materiale per le cronache e per gli uffici giudiziari. Ma anche una regione che fa di tutto per rendersi invisa ai cittadini abruzzesi. Chi sa quando la politica si renderà conto del male che produce perdendo la fiducia dei cittadini.
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