Dai Comuni (2): Chieti, L’Aquila, Giulianova


CHIETI – Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, a margine della Conferenza Stampa odierna svoltasi per conferire una targa all’atleta Stefano Mammarella, recentemente nominato miglior portiere al mondo di calcio a cinque, ha emesso la seguente nota: «Lo scorso anno, quando il Montesilvano ha vinto il campionato di calcio a cinque – ha dichiarato il Sindaco – avevamo deciso di premiare i tre atleti di Chieti che facevano parte di questa squadra e oggi, soprattutto alla luce del conferimento del titolo di miglior portiere del mondo a Stefano Mammarella, credo sia giunto il momento per esprime questo nostro orgoglio. Stefano, capitano del Montesilvano calcio a 5 e uomo di punta della nazionale italiana, è stato infatti incoronato agli Umbro Futsal Award 2011 miglior portiere del mondo, primo giocatore italiano assoluto in questa categoria.
A lui, dunque, va il nostro riconoscimento come cittadini di Chieti e come amanti dello sport.»

CHIETI – Il Consigliere Comunale Capogruppo dell’I.D.V., Bassam El Zohbi, ha emesso la seguente nota: «Condividendo l’appello lanciato dal segretario provinciale Fistel-Cisl, Lucio Petrongolo, questa mattina ho presentato e protocollato presso il Comune di Chieti un ODG volto a sollecitare l’attivazione di tutti i soggetti sociali e istituzionali per la sottoscrizione di un nuovo patto ricollocativo per gli ex lavoratori Burgo.
L’iniziativa e la difesa della causa da parte del Comune è un atto dovuto, a fronte degli impegni assunti dal Sindaco in persona in più occasioni circa il ricollocamento dei 133 dipendenti ormai licenziati dalla Società Burgo.
Avendo fiducia del ruolo del Presidente del Consiglio Comunale, spero, quanto prima, di poter discutere tale ODG in Consiglio Comunale e lasciar pronunciare di conseguenza i consiglieri a riguardo.
Approvando l’urgenza di un nuovo accordo di ricollocazione per gli ex lavoratori, posizione condivisa anche da Giuseppe Grande, vice coordinatore cittadino dell’ I.D.V., in considerazione soprattutto della mancata richiesta di cassa integrazione in deroga e quindi del licenziamento di tutti i dipendenti, e dell’affievolimento, dunque, degli accordi ministeriali e sindacali succedutisi nel tempo con i dipendenti della ex Burgo i cui vincoli giuridici insistevano sui lavoratori cassa integrati e non licenziati, chiedo al Sindaco chiarimenti sulla situazione giuridica dei terreni dove sorgeva lo stabilimento, ossia chi ne abbia l’effettiva titolarità, e informazioni certe circa l’eventuale esistenza di contratti preliminari di vendita esistenti sul sito industriale in questione.»

L’AQUILA – Scrive il consigliere Maurizio Leopardi: “Siamo arrivati allo scadere del terzo anno post sisma, che coinciderà con il rinnovo del Consiglio Comunale dell’Aquila. Come se nulla fosse accaduto, la politica, riproponendo vecchie liturgie, si organizza per l’evento elettorale. Raggruppamenti di sinistra, di destra o di centro ricercano il loro “campione” che, probabilmente, dovrà vedersela con esponenti di vari gruppi della cosiddetta “società civile”.
La tragedia di questa Città, con l’attuale situazione drammatica, è giocoforza ricollegata alla non meno felice condizione della Nazione. La salvezza di quest’ultima, con una scelta cosciente, è stata affidata a un Governo tecnico che, in maniera realistica, ma impopolare, cerca di attuare un programma non solo di risanamento economico ma, soprattutto, di moralizzazione della Pubblica Amministrazione.
La legge elettorale per le Amministrative consente la possibilità del volto disgiunto. Al cittadino si dà l’opportunità di esprimere un proprio gradimento al di là delle appartenenze politiche, ma soprattutto rispetto alle liste che appoggiano il candidato Sindaco. Queste liste, presentando il conto al Sindaco eletto, pretenderanno posti in giunta e in Enti sub-comunali, in barba a competenze e capacità. All’indomani del sisma si è voluta, coscientemente, perdere l’occasione di riunire tutte le forze per la ricerca di una cabina di regia che meglio avrebbe “fronteggiato” scelte che si sono rivelate sciagurate.
Per i prossimi cinque anni si deve cambiare necessariamente il passo e non basta scegliere il Sindaco. Per me è fondamentale conoscere in tempo utile, oltre il programma, anche la squadra chiamata a realizzarlo.
Questo è un appello alle forze politiche locali di aprirsi verso l’esterno, per ricercare la possibilità di assicurare alla Città un “Governo di Salute Pubblica”, referenziato e capace di raddrizzare una rotta fortemente compromessa dall’incapacità di chi ha troppo concesso a terzi .Le sorti de L’Aquila siano decise dagli aquilani!”.

GIULIANOVA – Costi raccolta rifiuti e smaltimento. Il sindaco replica a Cantagalli della TEAM, al consigliere Antelli e a “Progresso Giuliese”: “A Giulianova costi inferiori”. “Massimo rispetto per la Te.Am. e per il suo presidente. Però bisogna dire che la polemica è del tutto fuori luogo, anzi è assolutamente artificiosa non avendo alcun fondamento”.
Il sindaco Francesco Mastromauro replica alle affermazioni critiche di Fernando Cantagalli, presidente della Teramo Ambiente, ma anche a quelle rivoltegli dal consigliere Gianluca Antelli e da “Progresso Giuliese” che, sulla base dei rilievi dello stesso Cantagalli, hanno accusato il primo cittadino di scelte poco oculate nell’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti alla Ecologica Sangro, sostenendo la maggiore economicità del servizio qualora fosse stato affidato alla Te.Am.
“Le affermazioni, quelle di Cantagalli e le altre fotocopia del consigliere Antelli e di Progresso Giuliese, che si sono adagiati supinamente ed acriticamente sui rilievi del presidente della TEAM pensando di cogliermi in fallo, possono essere facilmente smontate. Cifre alla mano”.
Secondo il sindaco, che si basa sui dati del bilancio 2011 del Comune di Teramo riferibili alla TIA, la Tariffa di Igiene Ambientale utilizzata nel capoluogo di provincia, la spesa a carico dei teramani sarebbe molto più alta, relativamente ai servizi di raccolta e smaltimento rifiuti, rispetto a quella dei giuliesi. “Il costo a Teramo è infatti di 216,76 euro ad abitante contro i 183,84 euro per Giulianova, per una differenza di 32,92 euro. Ciò si deduce dividendo il costo totale per numero di abitanti, secondo i dati demografici ISTAT al 31 dicembre 2010. A Teramo il costo è infatti di 11.923.100 euro per 55.004 abitanti, mentre a Giulianova è di 4.321.335 euro, somma comprensiva, va detto, dello smaltimento per la frazione sia indifferenziata che differenziata, della cernita di plastica e lattine e dello spazzamento, per 23.505 abitanti. Questo è il dato più rilevante che smentisce quanto afferma il presidente Cantagalli e le critiche clonate di Antelli e Progresso Giuliese. Ma c’è altro”, aggiunge Mastromauro. “I costi a Giulianova sono più contenuti anche rispetto a Roseto degli Abruzzi, comune ricompreso nel CIRSU e dove, a differenza di noi, non si pratica il porta a porta. A Roseto il cittadino paga 2,807 euro a metro quadro, a Giulianova invece il costo è di 2,128 euro sempre a metro quadro. Pare poco? Non direi, perché chi ha un appartamento di 125 metri quadrati a Giulianova risparmia ogni anno 84,875 euro. E di questi tempi è un piccolo gruzzolo che fa comodo avere in tasca. Basterebbe già questo”, prosegue il primo cittadino, “però voglio aggiungere ancora un paio di notazioni, credo assai rilevanti e meditabili. Intanto a Teramo la TIA è aumentata del 28% nel 2010 e di un ulteriore 14% nel 2011, senza la possibilità, come ha dichiarato proprio Cantagalli ad un quotidiano locale il 15 ottobre dello scorso anno, che nel 2012 possa diminuire, mentre a Giulianova la TARSU non ha avuto alcun aumento. In secondo luogo il presidente Cantagalli non dice e non ha detto – continua il sindaco – che il 49% del capitale della TEAM, corrispondente alla quota, sequestrata, del socio privato, è ora in mano a un commissario giudiziale nominato dal Tribunale di Catanzaro. E non dice né ha detto come il Garante della Concorrenza e del Mercato nel marzo 2011 abbia bacchettato il Comune di Teramo evidenziando le distorsioni concorrenziali riconducibili alla proroga del servizio alla TEAM per ulteriori 5 anni, in contrasto con la normativa di riferimento. Quanto all’ordinanza firmata dal sottoscritto, ai requisiti che deve possedere e che sono stati rispettati, ed alle ragioni per cui è stata posta in essere, credo di aver già detto abbastanza e quindi trovo superfluo tornarci sopra. Ma, volendo, su questa e su altre questioni”, conclude Mastromauro, “sono sempre disponibile a tornare”.

uiuil


13 Gennaio 2012

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.