Residui IPA ex Teges, iniziative
L’Aquila – Il superamento dei valori limite per alcune sostanze riscontrato dalle analisi eseguite sulle acque sotterranee nell’area in cui insiste il sito di smaltimento della ex Teges e’ stato l’argomento discusso nella riunione di ieri alla presenza del soggetto attuatore, Giuseppe Romano, cui hanno partecipato i rappresentanti della Provincia, del Comune e dell’Universita’ dell’Aquila, l’ARTA, la ASM e la Sogesid SpA. I presenti hanno concordato sulla improbabilita’ che tale riscontro possa essere riconducibile alla presenza delle macerie, in quanto tali sostanze non risultano dalle analisi sulle stesse e non sono riscontrate neanche dalle analisi sul percolato.
“La presenza di IPA (idrocarburi policiclici aromatici) – si legge nel verbale della seduta – potrebbe derivare da numerose fonti quali, ad esempio, la presenza di discariche abusive nelle vicinanze degli invasi della ex Teges o di prodotti di combustione di origine domestica come camini e stufe delle abitazioni presenti nella zona o dagli incombusti del gasolio degli automezzi pesanti”. Per superare tale criticita’ i rappresentanti degli enti coinvolti s’impegnano a porre in atto le seguenti misure: a) ripetizione della campagna di analisi sulle acque di falda con prelievo di campioni a cura dell’ARTA; b) esecuzione delle attivita’ e dei progetti di caratterizzazione da parte della So.Ge.Sid. SpA come previsto dall’art.5 del protocollo di intesa sottoscritto in data 2 dicembre 2010 tra il Ministero dell’Ambiente, il Commissario delegato per la Ricostruzione, la Provincia ed il Comune di L’Aquila; c) indagine sulla titolarita’, l’origine ed il periodo di utilizzo della discarica adiacente al secondo invaso della cava ex Teges a cura del Comune dell’Aquila, al fine di un eventuale inserimento nell’anagrafe regionale.
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