Pezzopane: “Voglio stare con la mia gente, le dispute di partito non sono la priorità ”
L’Aquila – (di Stefania Pezzopane*) – Il Congresso di ottobre sarà indubbiamente una nuova occasione di dibattito e di confronto, come sempre costruttivo ed entusiasmate. Un’opportunità per il nostro partito, il PD, di proseguire il cammino intrapreso due anni fa, di irrobustire e fortificare un’anima ancora troppo giovane, ma che ha in nuce tutte le potenzialità per candidarsi alla guida del paese.
Le tesi che si confronteranno contengono tutte elementi interessanti e di novità e ringrazio i vari candidati, a cui sono legata da sentimenti di amicizia e di stima, che mi hanno invitato e sollecitato a sostenerli. Seguirò con attenzione democratica il dibattito congressuale e faccio i migliori auguri affinchè il risultato finale sia l’elaborazione di una linea politica più chiara, più vicina alla gente.
Tuttavia in questo momento così tragico per il mio territorio, devastato da una tragedia enorme, e così delicato per me, per l’importante ruolo istituzionale che ricopro, non intendo partecipare ad una disputa fra correnti. Voglio rimanere vicino alla mia gente, tutelare il mio territorio, che ha bisogno di certezze. Non mi interessa entrare nella mischia, aderire ad un gruppo di potere piuttosto che ad un altro, non mi appassionano le distinzioni particolari, non vado alla ricerca dello scontro politico.
Non perché non mi piacciono le sfide. Al contrario, le ritengo il sale della vita. Chi mi conosce da vicino sa quanto sia combattiva, sa che sono una donna che non si tira mai indietro, anche nelle circostanze più difficili e scomode. Mi sono sempre spesa con energia e passione, quando ho ritenuto giusto farlo.
In questo momento non voglio assumere le vesti di gregaria di una corrente, intendo piuttosto aggregare energie costruttive per la provincia dell’Aquila. Il mio posto non è a fianco di un pezzo del PD, è al fianco della mia gente, nelle tendopoli, tra gli sfollati della costa, al fianco dei sindaci e degli amministratori.
L’unica battaglia per la quale intendo spendermi è quella per la ricostruzione dell’Aquila e per il rilancio della provincia. Un campo nel quale fino a questo momento mi sembra non siano state investite le migliori energie. Non è stato fatto abbastanza, tanto che in certe circostanze abbiamo avuto l’impressione di essere stati lasciati soli, mentre il governo, a colpi di maggioranza, decideva del nostro futuro ed espropriava gli amministratori locali delle loro competenze.
Dobbiamo ricostruire le nostre città , i nostri borghi, le case, le scuole, far ripartire l’economia, le attività produttive, impedire che siano i cittadini abruzzesi a pagarsi da soli la ricostruzione attraverso il diabolico disegno del governo, che prima ci ha illuso con la promessa di aiuti e ora chiede la restituzione del 100% delle tasse, a neanche tre mesi dalla tragedia. Come se l’emergenza fosse finita.
Sono queste le sfide che ho intenzione di vincere nell’immediato, queste le battaglie che voglio portare avanti, questi i temi su cui mi voglio confrontare. Preferisco battermi per il territorio, e se proprio devo trovare un elemento di distinzione o di originalità , non voglio farlo nell’ambito della logica delle mozioni congressuali, piuttosto nella dialettica più costruttiva del come far tornare a vivere la nostra provincia. Un tema su cui mi auguro ci sarà spazio anche nel mio partito, il Pd.
*Presidente della Provincia dell’Aquila
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