Dragaggio, la crisi si esaspera: tutti i pescherecci abbandonano Pescara per Ortona


Pescara – (Foto: quando a Pescara c’era un’attività di pesca) – I circa 60 pescherecci che sono fermi per l’impraticabilita’ dei fondali del porto, venerdi’ mattina “abbandoneranno la citta’ e si trasferiranno in massa al porto di Ortona”, pur sapendo che questo scalo non e’ in grado di accoglierli. La decisione e’ stata presa questa mattina dagli armatori che sono esasperati dalle condizioni drammatiche in cui e’ ridotto il porto di Pescara: i fondali sono insabbiati, lo scalo e’ diventato inaccessibile e non c’e’ piu’ sicurezza per chi lavora in mare. Lo stop del dragaggio imposto dalla Procura dell’Aquila, poi, avvenuto il 12 dicembre con il sequestro della draga Gino Cucco, ha rappresentato il colpo di grazia per la categoria.
“Alla luce di tutto cio’ – spiega Francesco Scorella – abbiamo deciso di spostarci a Ortona perche’ non possiamo piu’ aspettare. Senza lavorare abbiamo dei problemi economici seri e questa situazione rischia di esplodere da un momento all’altro dal punto di vista sociale. Sta soffrendo anche l’indotto, per lo stop della pesca e delle attivita’ nel porto: hanno problemi i commercianti, i ristoratori, chi gestisce le cisterne che non vengono piu’ svuotate. Abbiamo deciso quindi di spostare altrove i nostri affari e venerdi’ mattina alle 9 saremo tutti a Ortona. Con Pescara abbiamo chiuso”. Intanto domani mattina l’arcivescovo mons.Tommaso Valentinetti, incontrera’ alla 11 la marineria nella sede dell’associazione a pochi passi dal mercato ittico. Nei giorni scorsi Valentinetti ha espresso solidarieta’ agli operatori del porto.


11 Gennaio 2012

Categoria : Cronaca
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