Dai Comuni: Giulianova, Moscufo, Chieti


GIULIANOVA – Venerdi 13 gennaio, informa il Comune, alle ore 21, nella chiesa di S. Antonio a Giulianova Alta si terrà il concerto dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese, organizzato dall’Istituzione Sinfonica Abruzzese in collaborazione con il Comune, Assessorato alla Cultura e Manifestazioni, e con l’Associazione Musicale Orchestra Giovanile “I Sinfonici”. In programma musiche di W.A.Mozart, Divertimento per archi n°3 in Fa Maggiore KV 138, Concerto per pianoforte e orchestra n° 5 in Re Maggiore KV 175, Concerto per pianoforte e orchestra N°9 in Mib Maggiore KV 271. Konzertmeister Ettore Pellegrino, pianista Giuliano Mazzoccante. Ingresso libero.

MOSCUFO – Il Comune ha ricevuto un’istanza di permesso per la ricerca di idrocarburi denominata “Santa Venere”, presentata dalla Società Adriatica Idrocarburi S.p.A (gruppo ENI), e ha deciso di proporre alla Regione Abruzzo osservazioni, dimostrando così di volersi opporre nettamente “all’utilizzo indiscriminato del territorio”. Lo annunciano il sindaco Alberico Ambrosini e il Presidente del Consiglio Comunale delegato allo sviluppo sostenibile e alla tutela ambientale, Domenico Orlando, i quali spiegano che c’è “viva preoccupazione per le sorti del nostro territorio e per la popolazione”, considerato che il progetto riguarda almeno il 50 per cento del territorio comunale di Moscufo. La contrarietà dell’amministrazione è assoluta. Per capire di cosa si tratta – aggiunge Ambrosini – è sufficiente dire che le indagini che questa società chiede di effettuare interessano anche zone di particolare pregio agricolo (cioè uliveti antichi e l’area DOP Aprutino – Pescarese), archeologico e ambientale, tra le quali si annoverano zone di interesse nazionale oggetto di accordi di programma tra Regione, Comuni e ministero dell’Ambiente, e questo aspetto del progetto non ci rassicura affatto”. Il documento contenente le osservazioni è stato approvato con delibera di giunta ed è stato inviato sia al Servizio Regionale competente – Direzione Parchi, Territorio, Ambiente, Energia Servizio Tutela, Valorizzazione del Paesaggio e Valutazioni Ambientali – Ufficio Valutazione Impatto Ambientale, sia agli altri Comuni interessati al progetto (Cappelle sul Tavo, Città Sant’Angelo, Collecorvino, Montesilvano, Pescara, Pianella, Spoltore), nonché alle associazioni ambientaliste e di tutela dei diritti dei cittadini.
“Con questo provvedimento – spiegano il sindaco e il consigliere – non ci soffermiamo solo su aspetti prettamente giuridici relativi all’istanza presentata ma effettuiamo anche una analisi tecnica degli aspetti che la compongono. Tra l’altro riteniamo che l’istanza risulti in alcuni punti contraddittoria nonché lacunosa ed evanescente e rileviamo delle carenze in merito alla sovrapposizione della cartografia vincolistica e pianificatoria, all’indicazione dei previsti estendimenti e alla tipologia delle sorgenti di energizzazione. Riteniamo che non si capisca quali siano le aree realmente interessate dagli stendimenti, e rileviamo a malincuore che non si prende in considerazione il vincolo esistente lungo tutta l’asta fluviale del Saline e in quota parte sui fiumi Tavo e Fino relativo all’area SIN Saline – Alento”. Il Comune chiede che l’intervento relativo al progetto di ricerca di idrocarburi, denominato “Santa Venere”, sia assoggettato a VIA e che l’amministrazione civica, in qualità di portatore di interesse pubblico, sia invitata ad esporre le proprie osservazioni nelle sedi deputate, manifestando sin da ora la sua più netta contrarietà”.

CHIETI – Il Sindaco Di Primio, in qualità di Responsabile Politico del “Personale e Relazioni Sindacali” all’interno dell’A.N.C.I., ha dichiarato «Sul personale necessario il confronto con il Governo». «I Comuni sono destinatari di interventi normativi in materia di personale sempre più puntuali che stanno mettendo a dura prova la capacità programmatoria delle amministrazioni locali e la concreta erogazione di servizi al cittadino. I vincoli con i quali sono costretti a fare i conti i Comuni, aggiuntivi rispetto all’obbligo di rispettare il Patto di stabilità sono molteplici, stringenti e a volte contraddittori: vincoli relativi alle assunzioni a tempo indeterminato, all’incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente, alla spesa per la contrattazione decentrata, al trattamento economico dei singoli dipendenti.
Da ultimo l’introduzione, nella legge di stabilità per il 2012, dell’ulteriore obbligo di ridurre le spese per lavoro flessibile sta creando gravissime difficoltà, soprattutto nei Comuni i cui organici sono sottodimensionati e nei Comuni che gestiscono direttamente servizi scolastici ed educativi nonché negli Enti a vocazione turistica, dove l’incidenza di tale tipologia di spesa è, per definizione, elevata, e può essere difficilmente compressa, se non determinando gravissimi pregiudizi ai cittadini.
Il quadro dunque è confuso e molto complesso e si sta determinando negli Enti una oggettiva difficoltà ad attuare vere politiche di gestione del personale; il caos normativo è peraltro aggravato dagli orientamenti, spesso contraddittori, assunti dalle varie sezioni regionali della Corte dei Conti, che ormai debordano dalle proprie funzioni.
Pur ossequiosi rispetto alla funzione che esercita la magistratura contabile, non è più tollerabile che la stessa, in modo così diversificato, interpretando la norma sugli Enti Locali, ne condizioni di fatto la attività.
E’ per tale ragione che ribadiamo la necessità, più volte espressa dall’Associazione, di una revisione complessiva del sistema di regole che governano il contenimento delle spese di personale nelle amministrazioni locali. Occorrono poche regole, rigorose ma chiare e coerenti, che restituiscano i giusti margini di autonomia ai Comuni.
Chiediamo dunque che rapidamente si dia seguito alla richiesta, già più volte avanzata dall’Associazione, di apertura di un confronto serio e serrato con i competenti Ministeri, in particolare con il Ministero per la Pubblica Amministrazione, al fine di individuare, nell’ambito del comune obiettivo di contenimento dei costi ed in un’ottica di collaborazione, poche regole, chiare, applicabili e non inutilmente lesive dell’autonomia dei Comuni.»


11 Gennaio 2012

Categoria : Cronaca
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