Ricerca sulla coturnice appenninica

Pescasseroli. – La coturnice appenninica è una specie tipica dell’ambiente montano peninsulare e per l’importanza scientifica che rappresenta è stata inserita nell’Allegato 1 della Direttiva Europea “Uccelli” come specie di interesse comunitario, per tutelare la riproduzione e la sopravvivenza della specie. Per questo il Parco attuerà un progetto di ricerca sullo stato di conservazione e sulla distribuzione della coturnice nel Parco, che avrà inizio la prossima primavera.
“Gli obiettivi della ricerca – spiega il direttore del Parco, Dario Febbo – sono molteplici: innanzitutto stimare la consistenza e la densità della popolazione, verificare la distribuzione delle aree di riproduzione e di idoneità ambientale all’interno del Parco e della zona di protezione esterna, dove vi è anche un interesse venatorio, per poter avere dati fondamentali per la gestione”.
Negli ultimi decenni il numero di esemplari di coturnice è lievemente aumentato negli Appennini per effetto della tutela attuata dai nuovi Parchi Nazionali. Anche nel territorio del Parco sembrerebbe esserci una lieve ripresa, almeno stando ad un recente studio dell’Agenzia Regionale Parchi del Lazio che ha raccolto dati nel versante laziale, verificandone la presenza su circa la metà delle aree indagate.
Questa indagine sulla specie, che riguarderà l’intera area del parco, sarà effettuata utilizzando la tecnica del “canto indotto” dei maschi, con l’ascolto o l’osservazione di un individuo. La ricerca dovrà fornire oltre ad una esaustiva relazione tecnica, anche la carta della distribuzione delle aree di riproduzione della coturnice, su supporto cartaceo e digitale. La relazione tecnica dovrà comprendere, inoltre, una mappatura dei rilievi svolti, i dati sulla popolazione e sulle coppie riproduttive, nonché indicazioni per la gestione dei pascoli montani.
Tutto ciò servirà per la redazione di un Piano d’Azione per la conservazione della specie, documento di base per le future scelte gestionali della popolazione.